2° turno est: Pacers - Heat 4 - 2

Dwayne Wade non ha lottato per il titolo di matricola dell'anno, ma mentre James ed Anthony si godono le vacanze, lui è decisivo con i suoi 25 punti e 6 assist nella vittoria degli Heat in gara-3 della semifinale di conference contro i Pacers.

La squadra della Florida ha vinto la sua 17esima gara consecutiva in casa, e ha dimostrato di essere viva e nella serie. Per gli Heat diventa la chiave di volta gara-4 di mercoledì nella quale possono pareggiare.


Da Telebasket Italia


INDIANA PACERS - MIAMI HEAT 2 - 1

Non dovrebbe avere problemi il play dei Pacers Jamaal Tinsley, che si è girato la caviglia durante gara3 contro Miami. Il newyorkese si è sottoposto ai raggi X e dovrebbe essere pronto per gara4. Nelle ultime due partite ha viaggiato a 16,5 punti di media con 9/11 dalla grande distanza.

Miami-Indiana 100-88
In una sfida sei contro due non importa quanto forti sono quei due (37 punti di Jermaine O'Neal, 28 di Ron Artest): alla fine vince chi gioca in sei. E così è stato, con i Miami Heat capaci di mandare sei giocatori in doppia cifra e impattare la serie sul 2-2 prima di volare in Indiana per gara-5, prevista sabato. Gli Heat hanno potuto contare soprattutto sui numeri di tre uomini: i 20 di Wade con 12/17 dalla lunetta, i 21 di Butler con 10 rimbalzi e soprattutto i 22 di un Odom scatenato, che nel terzo quarto ha messo i punti importanti del parziale decisivo di 23-13 che ha segnato la partita. In una gara da 9/13 al tiro, Odom è stato perfetto anche da tre punti (2/2), così come oltre l'arco è stato fondamentale il contributo di Alston (3/5 e 11 punti totali). Miami ha tirato oltre il 50% sia dal campo che da tre e oltre il 75% dalla lunetta. Per Indiana, invece, il cast di supporto della coppia O'Neal-Artest è venuto a mancare, chiudendo la serata con 7/27 al tiro e solo 23 punti segnati sugli 88 totali della squadra.



P.s. Walker, si scrive Pacers non Peacers 'gnurant!

un grande wade


e una squadra come i pacers non l'avevo visto (possono fare di più)

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Scritto da: AmbasciatoreCipriota 13/05/2004 17.58



P.s. Walker, si scrive Pacers non Peacers 'gnurant!

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mi è scappato il dito....

NBA - TUTTI A TAVOLA DA "STEAK 'N' SHAKE"
Abituati a Miami, ai ristoranti di cucina fusion, ai locali di South Beach, i giocatori degli Heat hanno trovato una realtà leggermente diversa a Indianapolis, dopo aver disputato (e perso) gara-2 della serie contro gli Heat. "All'albergo non era più possibile avere il servizio in camera, la cucina era chiusa, ci offrivano solo delle insalate", ha testimoniato Caron Butler. E chiusi erano anche il resto dei ristoranti della città, con una sola eccezione: "Steak 'n' Shake", un posto aperto 24 ore su 24 che offre hamburger come specialità della casa e che annovera tra i suoi clienti favoriti anche tale Shaquille O'Neal. E i Pacers si sono ritrovati tutti là, ai tavoli di "Steak 'n' Shake", "l'unico posto aperto in tutta Indianapolis". Al punto che Lamar Odom ha avanzato delle riserve sull'intelligenza dei gestori di locali della città: "Con tutta la gente che esce dal palazzetto, è impossibile che a nessuno venga voglia di mangiare un boccone...".
gazzetta.it

I Miami Heat stanno pensando a chi offrire la mid-level exception da 5,1 milioni di dollari. La carenza di un centro di ruolo sta portando la società a focalizzare le attenzioni su Mark Blount dei Celtics, ma la grande stagione di Rafer Alston potrebbe far cambiare idea allo staff. "Sto cercando di non pensarci anche se so che la mia permanenza a Miami può finire in questi giorni. E' stato un anno speciale per me" le parole di Skip to My Lou.

vabbe le 2 partita di gloria le hanno giocate adesso spero che le cose tornino alla normalita .....[SM=x49440]

IL PARTERRE DI MIAMI FA INVIDIA A L.A.
Abituati alla parata di stelle che di solito fa da contorno alle partite interne dei Lakers a Los Angeles? Beh, Miami è il nuovo indirizzo per scoprire il "who's who" del mondo delle celebrità che gravita attorno alla Nba. Alla American Airlines Arena, infatti, in occasione della serie contro Indiana, sono state viste star del basket come Scottie Pippen e l'ex Rony Seikaly (con la bellissima moglie Elsa Benitez), della musica come Gloria Estefan e Ja Rule, della tv come David Caruso, protagonista di Csi Miami, del tennis come Andy Roddick e del football. I giganti della Nfl, di ieri e di oggi, l'hanno fatta da padrone: dal leggendario Dan Marino ai Dolphins di oggi come Ricky Williams, Sam Madison e Randy McMichael; da Edgerrin James (runningback dei Colts) fino a Warren Sapp (tackle dei Raiders) che insieme a Jason Taylor dei Dolphins è stato protagonista di una curiosa gara di tiro libero: Sapp (1/7) non ha impensierito troppo Taylor, che con 2/5 e si è assicurato la vittoria.
www.indystar.com/articles/6/145448-8136-179.html

CHI E' QUESTO SIGNOR CARLISLE?
Tra le curiosità che rimbalzano da oltre oceano c'è anche la piccola disavventura subita dall'allenatore degli Indiana Pacers Rick Carlisle che, a suo modo, ha fatto conoscenza con l'altro lato della fama e con lo scrupoloso lavoro di una addetta alla sicurezza del palazzetto di Miami, dove i Pacers di Carlisle sono impegnati nei playoff. Appena entrato al palazzetto, nel tentativo di raggiungere il campo da uno dei corridoi superiori, Carlisle è stato bloccato da un'addetta del servizio d'ordine degli Heat che gli ha chiesto l'accredito. Alla risposta di coach Carlisle ("Sono con la squadra") la signora l'ha fatto passare, solo per urlargli poi dietro: "Per regolamento dovrebbe comunque avere un accredito al collo!".
www.nba.com/coachfile/rick_carlisle/

MIA 83 IND 94
ora i pacers conducono 3 2

Indiana-Miami 94-83 (serie 3-2)
In una serie in cui la resistenza di Miami era già considerata da molti una sorpresa, ecco arrivare un altro colpo ad effetto: ha il nome e il cognome di Jeff Foster, che in gara-5 contro gli Heat si regala il massimo in carriera nei playoff per punti (20) e rimbalzi (16). Il centro dei Pacers, finora autore di 11 punti con 3/8 al tiro in tutta la serie, ha messo a segno i primi nove tiri dal campo tentati, contribuendo poi con ben sette rimbalzi offensivi al netto vantaggio (20-4) sfruttato da Indiana su Miami nei punti su seconde opportunità offensive. O'Neal (22) e Artest (14) hanno contribuito al successo dei Pacers sia in attacco che in difesa, dove hanno limitato il terzetto offensivo più pericoloso degli Heat a contributi modesti (Wade 16, Jones 15, Odom 14 con 6/15 al tiro). La sfida tra Pacers e Heat si conferma così legata in maniera strettissima al fattore campo: Indiana non perde alla Conseco Fieldhouse dal 19 marzo e si è aggiudicata sempre con un margine in doppia cifra le cinque gare fin qui disputate in casa nei playoff. A sua volta Miami è 0-6 lontano da casa nella post season ma quasi imbattibile tra le mura amiche, dove ha vinto le ultime 18, di cui sei di playoff. Gara-6 si disputa a Miami martedì.

dai su non ce storia tra le 2 ...

poi penso che i pacers sono l'unica squadra che in finale puo dire qualcosa ...

RON ARTEST 27

[SM=x49395]

Nessuna illusione, Miami viene da una pregevolissima stagione da un ottimo cammino nei play off. Speravo in una gara 7 ma Indiana era oggettivamente più forte.

Spero che in Florida riescano per il futuro ad assemblare una compagine se non da titolo almeno da riconfermare il livello raggiunto.
Il gruppo su cui fondare c'è: Odom, Wade e Butler. c'è da risolvere il caso Alston che come secondo play è un affare se non spara troppo alteo.
Ma da risolvere è assolutamente il nodo Grant-Jones.
Entrambi sono giocatori potenzialmente utili, ma costano troppo ingessando il salary cap.
Jones tendeva a sparire anche quando doveva essere il leader della squadra, ora con Odom e Wade tende ad essere ancora più ai margini. Non è più quel difensore arcigno che era fino a qualche anno fa e non è un tiratoe affidabile.
Venti punti li ha ancora ma non incide.
Wade assomiglia a un play quanto io a George Clooney, si potrebbe spostare guardia, puntare su un play (Payton ?? che anello o meno di Jackson e triangoli non ne vorrà più sapere...).
Grant è un monumento all'agonismo e tra i due è quello che terrei come lungo dalla panchina, anche se sono ben conscio che una riserva non dovrebbe chiamare una tale paccata di milioni a stagione. Salta la cosiddetta gazzetta ma se dovessi scegliere tra privarmi di Grant o EJ, beh mi tengo "The Oregonian" (Grant) tutta la vita, a patto di recuperarlo fisicamente.

Faccio voli pindarici - ma oggi non ho voglia di fare un cazzo e fa un caldo cane - e forse non sarebbe nemmeno praticabile ma si potrebbe aggiungere finalmente un centro al posto di EJ, chessò, Eric Dampier da GS che viene da una stagione ottima (e finalmente), non fenomenale ma se si conferma potrebbe essere dominante (o quasi) a est. E che mi pare si svincoli quest'anno.
Ecco: un quintettino:
Payton
Wade
Butler
Odom
Dampier

Con Grant, Alston, Haslem e un paio di gragari sul pino, non mi farebbe schifo.

Saluti
PP

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Scritto da: Pino Pom 19/05/2004 15.38




Faccio voli pindarici - ma oggi non ho voglia di fare un cazzo e fa un caldo cane -

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problemi di digestione da tris di primi?

Odom lo vedo da 3 e su payton non ci conterei.

Concordo su EJ, ormai quello che doveva dare l'ha dato, meglio puntare su qlche ragazzotto rampante tipo Wade!

[SM=x49421] quel wade mi piace sempre piu ci sto facendo un pensierino sulla canotta