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[Cile] Mondiali Under 19 Femminile

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2011 00:27
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Sesso: Femminile
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20/07/2011 10:36



"Più Cile per tutti", il diario del Mondiale Under 19 Femminile
PUERTO MONTT (CILE) - Vigilia del Mondiale a Puerto Montt, questa mattina è arrivata la penultima squadra attesa nel nostro albergo. Le ambitissime tute verdeoro del Brasile hanno infatti varcato le porte del “Diego de Almagro” verso l’ora di pranzo dopo 18 ore ininterrotte di pullman, una passeggiata di salute attraversando il Cile da Santiago a Puerto Montt.

Tanto per non farsi mancare neanche un luogo comune, l’arrivo di una nuova delegazione genera nel nostro staff un’aspettativa esagerata, come se la spedizione di 20 persone debba necessariamente riassumere i tratti più significativi del Paese di provenienza. Ecco perché siamo rimasti interdetti nell’assistere all’entrata sobria del Brasile nel ristorante dell’albergo. Neanche un trenino a ritmo di samba, neanche un AEIOUY, neanche un carro allegorico. In precedenza la totale assenza di boomerang, hamburger, kimono, canguri, riso e statue della Libertà ci aveva messo di cattivo umore quando Stati Uniti, Australia e Cina Taipei erano entrati per la prima volta in albergo. Ovviamente a quel punto anche noi ci siamo guardati bene dal portare a tavola pizza, spaghetti e mandolino, il kit “Italiano nel Mondo” di cui ovviamente ci eravamo attrezzati prima di partire. Manca ancora una squadra all’appello ma probabilmente la Nigeria non parteciperà al Mondiale non avendo completato le pratiche burocratiche per l’iscrizione: in albergo nessuno ha notizie della delegazione africana da giorni ed è quindi probabile che il Mondiale parta zoppo. Peccato.

Questa mattina la squadra di Giovanni Lucchesi, che in serata ha perso con l’Argentina (46-63) l’ultimo test match prima del Mondiale, ha fatto conoscenza col Palazzetto nel quale giocherà a partire dal 21 luglio. Il boato di approvazione emesso in pullman delle azzurre alla vista dell’impianto, che in effetti da fuori fa una discreta impressione, è rimasto strozzato nel momento in cui abbiamo varcato l’ingresso del palazzetto. Il riscaldamento non era ancora stato acceso e viste le dimensioni dell’arena (la capienza è intorno alle 7.500 unità) il Polo Sud ci è sembrato ancora più vicino. Bello vedere la Russia allenarsi in tenuta da escursione sul Kilimangiaro, sia perché abbiamo avuto la conferma che non siamo noi ad essere particolarmente sensibili al freddo sia perché la stessa Russia ultimamente non si è distinta per simpatia, giovialità e gioia di vivere. In particolare l’allenatrice a Cavalese si è lamentata anche del numero dispari delle cime di Lavaredo e della quantità di mela impiegata in una fetta di strudel. Questa mattina prima si è incupita perché siamo entrati nell’Arena con un minuto di anticipo e poi ha spedito il suo scagnozzo, da noi simpaticamente ribattezzato “Hijo de Putin” a chiedere di riprendere la nostra amichevole con l’Argentina, ovvero il primo avversario della stessa Russia. Lucchesi ha risposto di non avere nulla in contrario ma ha chiarito che era necessario anche il consenso degli argentini, che ovviamente non è arrivato. Alle 18.00 noncurante del divieto “Hijo” si è presentato lo stesso in palestra munito di videocamera ma è stato bruscamente rispedito al mittente. La tensione da Mondiale si inizia a sentire, comunque, se è vero che il Giappone durante la sua ora di allenamento ha dirottato un membro dello staff a fare da uomo ombra nella minuscola finestra di vetro che permetteva ai passanti di sbirciare una sezione della palestra.

Tornando all’Arena principale, se e quando la temperatura all’interno si alzerà rispetto a quella di Kitzbuhel nel giorno della discesa libera, siamo certi che sarà all’altezza della situazione. La tribuna centrale si chiama “Patagonia”, su tre lati ci sono gli spalti mentre uno è riservato a un palco con tanto di orchestra montata: oggi a bordo campo era parcheggiato anche un allegro trattore ma siamo certi che il 21 non farà parte della scenografia. Piuttosto, il fiore all’occhiello dell’Arena principale è il bar/alimentari/tabaccheria/profumeria/farmacia/frutta e verdura che si affaccia dall’altra parte della strada: si chiama “Arturito Express”, vanta una clientela tra l’affezionato e il rassegnato e tra questi diversi cani randagi (bellissimi!) della zona: Arturito vende veramente di tutto e lo fa a buon mercato ma il pezzo forte rimane la frutta “vintage”: suggestivo il kiwi del 2001 sfacciatamamente spacciato per frutta fresca. In ogni caso siamo certi che la versatilità di Arturito segnerà le lunghe giornate che trascorreremo all’interno del palazzetto.

Domani si comincia, alle ore 9.00 contro l’Egitto. Forza Azzurre, Forza!

Giancarlo Migliola
g.migliola@guest.fip.it


[SM=x52092] una bella avventura
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