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Don Nelson si ritira

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2010 14:13
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25/09/2010 00:45

NEW YORK, 24 Settembre 2010 - L’avventura di Don Nelson sulla panchina dei Warriors sembra arrivata al capolinea. Il 70enne questa volta sembra davvero vicino alla pensione. Da tempo, infatti, si parlava di un possibile successore al tecnico più vincente nella storia della Nba, ma Nelson alla fine era sempre riuscito a fare tacere le insistenti voci, resistendo sulla panchina di Golden State. Ma con l’avvento della nuova proprietà il destino di Nelson, un allenatore per certi versi geniale con il quale però non è sempre facilissimo andare d’accordo, sembrava segnato. Protetto dalle tante critiche degli ultimi anni dalla dirigenza e soprattutto dal proprietario Chris Cohan, dopo la vendita dei Warriors alla coppia Joe Lacob-Peter Guber, Nelson sembrava conscio del proprio destino.
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capolinea — Sulla panchina di Golden State, quando inizierà il camp di preparazione (martedì prossimo), ci sarà dunque Keith Smart, assistente di Nelson e apprezzato dalla dirigenza (e da molti addetti al lavori Nba) per la sua competenza e per l’ottimo rapporto instaurato con i giocatori. Nelson così a 70 anni, dopo una carriera piena di alti e bassi ma sicuramente più che soddisfacente, arriva alla pensione dopo aver messo a referto in 31 stagione da head coach un record di 1335 vittorie e 1063 sconfitte. Nessuno ha totalizzato così tanti successi su di una panchina Nba. Una carriera lunghissima che lo ha visto protagonista a Milwaukee, New York, Dallas e Golden State dove ha ottenuto successi ma anche ricevuto parecchie critiche. La sua forza e’ stata proprio quella di resistere così tanto, in modo da diventare l’allenatore più vincente nella storia della Nba. Un personaggio davvero particolare, capace di “innamorarsi” di un proprio giocatore per poi cambiare opinione e considerarlo superfluo nel giro di pochissimo (cosa capitata tra gli altri anche a Marco Belinelli), ma che sicuramente ha contribuito a fare la storia della Nba.
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25/09/2010 12:43

era ora
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25/09/2010 13:16

Stando alle statistiche è stato l'allenatore che ha vinto più partite, ma la sua filosofia di gioco non ha mai portato da nessuna parte.
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25/09/2010 14:26

esatto, per me uno dei più sopravvalutati, vinceva in regular season e prendeva bastonate ai PO
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25/09/2010 18:26

il problema di don nelson è che giocava unn basket a mille all'ora con tanti piccoli bellissimo da vedere per chi vuole divertirsi al palazzetto.per quanto riguarda i risultati, io o sempre pensato e continuo a pensare che si possa vincere anche giocando ai 115 punti, il problema semmai è che tipo di giocatori hai , il tuo lungo oltre a correre quanto produce? prendiamo come parametro i phoenix suns corrono e lo fanno bene e sono andati comunque in finale di conference, avevano stoudmire che oltre a correre bene il campo produce anche tanti punti non biedrins o turiaf tanto per intenderci, vorrei ricordare i lakers dello show time che divertivano e vincevano perchè avevano i giocatori perfetti per questo gioco e avevano un grandissimo playmaker fenomenale , dunque l'asse play pivot è a dir poco fondamentale per questo tipo di gioco, vorrei ricordare anche i bad boys di detroit che viaggiavano a 115 punti a gara e vincevano l'anello. in sostanza il discorso è che don nelson aveva un'idea di basket per far divertire le persone , ma mancavano i giocatori giusti ,puoi correre quanto vuoi ma non vinci nulla in queste condizioni
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25/09/2010 19:46

Re:
maistros, 25/09/2010 18.26:

il problema di don nelson è che giocava unn basket a mille all'ora con tanti piccoli bellissimo da vedere per chi vuole divertirsi al palazzetto.per quanto riguarda i risultati, io o sempre pensato e continuo a pensare che si possa vincere anche giocando ai 115 punti, il problema semmai è che tipo di giocatori hai , il tuo lungo oltre a correre quanto produce? prendiamo come parametro i phoenix suns corrono e lo fanno bene e sono andati comunque in finale di conference, avevano stoudmire che oltre a correre bene il campo produce anche tanti punti non biedrins o turiaf tanto per intenderci, vorrei ricordare i lakers dello show time che divertivano e vincevano perchè avevano i giocatori perfetti per questo gioco e avevano un grandissimo playmaker fenomenale , dunque l'asse play pivot è a dir poco fondamentale per questo tipo di gioco, vorrei ricordare anche i bad boys di detroit che viaggiavano a 115 punti a gara e vincevano l'anello. in sostanza il discorso è che don nelson aveva un'idea di basket per far divertire le persone , ma mancavano i giocatori giusti ,puoi correre quanto vuoi ma non vinci nulla in queste condizioni



Quello che dici tu è verissimo peccato che Don Nelson la metà campo difensiva non sapeva neanche cosa fosse. Tutte le squadre che hanno vinto e che hai citato potevano contare su sistemi difensivi che al momento giusto ti facevano penare. Il basket di Don Nelson andava bene in stagione regolare, ma nei play-off dove il numero di possessi diminuisce e le squadre corrono meno tutti i limiti vengono fuori.

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25/09/2010 21:39

Mai piaciuto il suo gioco, come non mi piace quello di D'Antoni.. La gestione dei Warriors degli ultimi anni poi è stata da barzelletta...
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25/09/2010 22:43

Re: Re:
Rodman86, 25/09/2010 19.46:



Quello che dici tu è verissimo peccato che Don Nelson la metà campo difensiva non sapeva neanche cosa fosse. Tutte le squadre che hanno vinto e che hai citato potevano contare su sistemi difensivi che al momento giusto ti facevano penare. Il basket di Don Nelson andava bene in stagione regolare, ma nei play-off dove il numero di possessi diminuisce e le squadre corrono meno tutti i limiti vengono fuori.





maistros, 25/09/2010 18.26:

il problema di don nelson è che giocava unn basket a mille all'ora con tanti piccoli bellissimo da vedere per chi vuole divertirsi al palazzetto.per quanto riguarda i risultati, io o sempre pensato e continuo a pensare che si possa vincere anche giocando ai 115 punti, il problema semmai è che tipo di giocatori hai , il tuo lungo oltre a correre quanto produce? prendiamo come parametro i phoenix suns corrono e lo fanno bene e sono andati comunque in finale di conference, avevano stoudmire che oltre a correre bene il campo produce anche tanti punti non biedrins o turiaf tanto per intenderci, vorrei ricordare i lakers dello show time che divertivano e vincevano perchè avevano i giocatori perfetti per questo gioco e avevano un grandissimo playmaker fenomenale , dunque l'asse play pivot è a dir poco fondamentale per questo tipo di gioco, vorrei ricordare anche i bad boys di detroit che viaggiavano a 115 punti a gara e vincevano l'anello. in sostanza il discorso è che don nelson aveva un'idea di basket per far divertire le persone , ma mancavano i giocatori giusti ,puoi correre quanto vuoi ma non vinci nulla in queste condizioni



Non saprei cos'altro aggiungere.

Forse ci sarebbe ancora spazio da qualche parte in NBA per Don Nelson, quel che è certo è che la sua presenza ai Warriors già da qualche tempo non aveva più senso.


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25/09/2010 23:45

Re: Re:
Rodman86, 25/09/2010 19.46:



Quello che dici tu è verissimo peccato che Don Nelson la metà campo difensiva non sapeva neanche cosa fosse. Tutte le squadre che hanno vinto e che hai citato potevano contare su sistemi difensivi che al momento giusto ti facevano penare. Il basket di Don Nelson andava bene in stagione regolare, ma nei play-off dove il numero di possessi diminuisce e le squadre corrono meno tutti i limiti vengono fuori.



Quoto

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26/09/2010 13:59

Ciao Don!

Per quanto non vincente a me (GS esclusa) mi hai sempre fatto divertire!
26/09/2010 14:41

Re:
maistros, 25/09/2010 18.26:

il problema di don nelson è che giocava unn basket a mille all'ora con tanti piccoli bellissimo da vedere per chi vuole divertirsi al palazzetto.per quanto riguarda i risultati, io o sempre pensato e continuo a pensare che si possa vincere anche giocando ai 115 punti, il problema semmai è che tipo di giocatori hai , il tuo lungo oltre a correre quanto produce? prendiamo come parametro i phoenix suns corrono e lo fanno bene e sono andati comunque in finale di conference, avevano stoudmire che oltre a correre bene il campo produce anche tanti punti non biedrins o turiaf tanto per intenderci, vorrei ricordare i lakers dello show time che divertivano e vincevano perchè avevano i giocatori perfetti per questo gioco e avevano un grandissimo playmaker fenomenale , dunque l'asse play pivot è a dir poco fondamentale per questo tipo di gioco, vorrei ricordare anche i bad boys di detroit che viaggiavano a 115 punti a gara e vincevano l'anello. in sostanza il discorso è che don nelson aveva un'idea di basket per far divertire le persone , ma mancavano i giocatori giusti ,puoi correre quanto vuoi ma non vinci nulla in queste condizioni



i bad boys di detroit difendevano come assatanati, potevano contare su giocatori sporchi e cestisticamente diabolici come Lambeer e Rodman che alzavano vertiginosamente l'intensità della partita. Anche i Lakers, Woorthy e soprattutto Cooper che ti entravano sottopelle più l'ombrello difensivo di un totem come Kareem. Inoltre offensivamente erano squadre che attaccavano in maniera straordinaria anche contro la difesa schierata, potendo contare su giocatori dal Q.I. cestistico sopra la media. L'idea di Nelson è affascinante ma è sempre come difendi,come vai a rimbalzo e come attacchi a difesa schierata che mi dice se puoi vincere o meno.
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26/09/2010 15:06

Re: Re:
=Condor11=, 26/09/2010 14.41:



i bad boys di detroit difendevano come assatanati, potevano contare su giocatori sporchi e cestisticamente diabolici come Lambeer e Rodman che alzavano vertiginosamente l'intensità della partita. Anche i Lakers, Woorthy e soprattutto Cooper che ti entravano sottopelle più l'ombrello difensivo di un totem come Kareem. Inoltre offensivamente erano squadre che attaccavano in maniera straordinaria anche contro la difesa schierata, potendo contare su giocatori dal Q.I. cestistico sopra la media. L'idea di Nelson è affascinante ma è sempre come difendi,come vai a rimbalzo e come attacchi a difesa schierata che mi dice se puoi vincere o meno.



Il gioco ad alto ritmo richiede che tutti i giocatori siano a posto fisicamente e che siano sempre al massimo della forma! Cosa impossibile in una stagione che dura da Novembre a Giugno.
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26/09/2010 17:58

nel gioco ad alto ritmo deve saper scegliere i momenti in cui difendere perchè se corri a mille all'ora da una parte non sempre puoi difendere 24 secondi dall'altra infatti oggi molte squadre come i lakers che vincono i titoli fanno questo , e tante altre squadre
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26/09/2010 23:46

Re:
maistros, 26/09/2010 17.58:

nel gioco ad alto ritmo deve saper scegliere i momenti in cui difendere perchè se corri a mille all'ora da una parte non sempre puoi difendere 24 secondi dall'altra infatti oggi molte squadre come i lakers che vincono i titoli fanno questo , e tante altre squadre



Ma per questo è fondamentale saper giocare anche a difesa schierata, perchè ci sono momenti della partita in cui devi correre e in altri dove si esegue un gioco più ragionato.

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27/09/2010 18:48

Re: Re:
Rodman86, 26/09/2010 23.46:



Ma per questo è fondamentale saper giocare anche a difesa schierata, perchè ci sono momenti della partita in cui devi correre e in altri dove si esegue un gioco più ragionato.





infatti quello intendevo, ovvero difendere nei momenti chiave della partita in cui si ristagna di più e si corre meno, li devi inchiodare l'avversario, non si può sempre correre lo so bene, ma provo fastidio quando vedo certi playmaker che rinuciano a priori a fare contropiede, e palleggiano palleggiano e palleggiano senza creare nulla per svariati secondi, bisognerebbe capire che ogni secondo è utile per far qualcosa , vedi nash e kidd che tengono sempre la testa alta dal primo secondo dell'azione e vedono se si può fare qualcosa, questo è basket il resto è perdita di tempo.
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27/09/2010 20:34

Re: Re: Re:
maistros, 27/09/2010 18.48:




infatti quello intendevo, ovvero difendere nei momenti chiave della partita in cui si ristagna di più e si corre meno, li devi inchiodare l'avversario, non si può sempre correre lo so bene, ma provo fastidio quando vedo certi playmaker che rinuciano a priori a fare contropiede, e palleggiano palleggiano e palleggiano senza creare nulla per svariati secondi, bisognerebbe capire che ogni secondo è utile per far qualcosa , vedi nash e kidd che tengono sempre la testa alta dal primo secondo dell'azione e vedono se si può fare qualcosa, questo è basket il resto è perdita di tempo.



Il problema che Don Nelson tutto questo non lo prevedeva!
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28/09/2010 10:51

Re:
Rodman86, 25/09/2010 13.16:

Stando alle statistiche è stato l'allenatore che ha vinto più partite, ma la sua filosofia di gioco non ha mai portato da nessuna parte.




Classico esempio di come le statistiche non contano niente...
Mai piaciuto e negli ultimi anni era una barzelletta. Il fatto che si ritiri appena dopo aver raggiunto il numero di vittorie mi fa pensare.
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28/09/2010 13:47

Re: Re:
BW81, 28/09/2010 10.51:




Classico esempio di come le statistiche non contano niente...
Mai piaciuto e negli ultimi anni era una barzelletta. Il fatto che si ritiri appena dopo aver raggiunto il numero di vittorie mi fa pensare.




può darsi che torni , anche phil jackson è andato via ha scritto un libro dove ha sparato a zero su bryant e poi è toranto ad allenare, può darsi che lui magari scriva unlibro poi torni ad allenare
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28/09/2010 14:13

Sinceramente, Jackson e Nelson nella stessa frase anche no...
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