Milano - La leggenda del Parco Sempione

lo conosce...vate? (a quanto pare l'hanno demolito )
qualcuno ci ha mai giocato?

dal sito www.pianetaolimpia.it

Era fine 2001 quando Telebasket.it pubblicava una serie di articoli che oggi riprendiamo con piacere. Grazie a Bisont!

RS

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La Leggenda del Parco Sempione

Le ruspe hanno abbattuto il playground piu’ storico di Milano: cerchiamo di capire (e ricordare) cos’era...

MILANO (22 Nov) - Spiegare cos’è il Parco Sempione a chi non c’è mai stato è una cosa difficile.
Aldo Giordani paragonava spesso il Parco ai Giardini Margherita di Bologna e da lì nacquero i grandi paragoni, le “sfide” tra i playgrounds, i confronti a distanza.

Chi ha giocato in entrambi i playgrounds ha potuto notare effettivamente delle differenze “tecniche”: a Milano 5 Vs 5, a Bologna 4 Vs 4; a Milano si difendeva a zona, a Bologna uomo contro uomo; a Milano si arrivava a 40 senza tiro da 3 sempre e comunque, a Bologna... dipendeva; a Milano c’era molto più agonismo e cattiveria, a Bologna più fair play.

Le abitudine milanesi: clamorosi erano i Sabato di metà Giugno, quelli da 30 gradi, a campionati finiti, dove alle 13;30 già si vedevano i primi giocatori arrivare, sdraiarsi sotto il sole, sopra una delle 2 panchine dietro il canestro del campo “A” (la metà campo dei giocatori migliori) o sui tavoli da ping pong (in realtà tavoloni di pietra, riattati allo sport pongistico dalle lunghe code per giocare).

Non sempre i primi 10 giocatori entravano in campo, la selezione era molto “sentita”, il “nonnismo” ed ogni fattore gerarchico insormontabile; pressochè proibito iniziare in meno di 10, pena la sospensione del match nel momento stesso in cui i giocatori “abili” fossero divenuti 10.

In questi sabati o domeniche di sole, il numero di giocatori diventava altissimo, contate più volte 5 squadre ad attendere il proprio turno, perdere il primo match alle 14, a volte significava rigiocare alle 18 se andava bene... a meno che tu non fossi un “fenomeno” e allora...
A meno che non arrivassero gli americani e subito.... ma questa è un’altra storia....