Un veronese che farà strada?

BASKET/La Scavolini ingaggia il quattordicenne di Soave
Ferro, un canestro da sogni
Intanto oggi debutta a Norcia con la giovanile azzurra



Ha quattordici anni e alla Scavolini di Pesaro studia da gigante del basket. Alberto Ferro, cestista cresciuto al Soave basket, è da pochi giorni a Pesaro tra le promesse della Scavolini: un contratto triennale lo lega infatti alla blasonata società. Alberto Ferro, 198 centimetri di altezza e un'apertura di braccia di 2 metri e un centimetro, vivrà a Pesaro dividendosi tra gli studi all'Istituto professionale per l'Agricoltura, e il campionato giovanile. Unica licenza ammessa al "campus" del basket quella di oggi: Ferro è stato infatti convocato in nazionale. Per nove giorni a Norcia il giovane cestista sarà impegnato con le altre promesse del basket azzurro. Poi di nuovo sui libri e sul parquet aspettando di incontrare mamma Marina, papà Luciano e i fratelli Nicola e Francesca. "E' una grande opportunità e sono doppiamente contento sia perchè avevo scelto di fare l'istituto agrario sia per l'offerta formativa che la Scavolini propone", afferma timidamente Alberto. "All'inizio avevo una paura bestia", confessa ridendo, "non mi sentivo all'altezza. Ma poi con gli altri ragazzi della nazionale ci ho messo un attimo a trovare la confidenza, fare gruppo". A fargli compagnia a Pesaro, almeno per i primi giorni, ci sarà Simone Santi, giovane talento del basket soavese.
"Si era fatta avanti Milano, Monte Paschi Siena, Benetton Treviso ma a convincermi a scegliere Pesaro è stato il progetto della Scavolini", spiega Alberto. Ad entrare nel dettaglio è Antonio Federico, da due anni suo allenatore.
"Se si trova in un contesto giusto Alberto è uno che non molla, va dritto all'obiettivo. Deve solo imparare ad avere un po' più di fiducia in se stesso", sentenzia Antonio Federico.
Investimento, già, è questa la parola giusta per sintetizzare cosa Alberto Ferro rappresenta per la Scavolini che per i prossimi tre anni gli offrirà vitto, alloggio, l'assistenza di un tutor, istruzione e, ovviamente, una preparazione tecnica di alto livello. "Ci auguriamo il meglio per Alberto e siamo tutti entusiasti perchè con lui Verona ha la possibilità di tornare nei piani alti del basket", aggiunge Mauro Manfro presidente del Soave basket che si coccola Alberto al pari dei suoi 150 ragazzi divisi in sette formazioni tra minibasket e prima squadra (milita in Promozione).
"L'altezza e l'apertura delle braccia sono il punto di forza di Ferro", affermano in coro Manfro e Federico. La giovane promessa del basket, che finì sotto canestro trascinato dagli amici delle elementari, ha nella scorsa stagione giocato con la Sanzeno, primo e vero trampolino di lancio. Ora tutto il lavoro di Sara Gianino (allenatrice, ex serie A con Priolo, dirigente del Soave basket e consigliere provinciale della Federazione pallacanestro), Antonio Federico e della società scaligera sarà terreno fertile per Stefano Bizzosi, direttore tecnico della prima squadra della Scavolini e nuovo allenatore di Alberto. "Siamo contenti, ma anche preoccupati perchè avere un figlio a 380 chilometri da casa è dura", ammette papà Luciano che non nasconde però la sua soddisfazione. Forse in mente ha Nicola, l'altro figlio diciannovenne che nonostante i due metri di altezza ama correr dietro a un pallone da calcio, e Francesca, sedici anni per un metro e ottanta con la passione per la pallavolo. Intanto Alberto si guarda intorno perplesso quasi che si stesse parlando di qualcun altro. "Non ho ancora pensato cosa farò da grande ma per ora due sono gli obiettivi: studiare e giocare a basket.

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Vorrei fare un bell'augurio al promettente ragazzo e alla faccia di bronzo dell'allenatore Federico la cui faccia spiccava sull'arena. bravo Fede, però pensa ad arbitrare in c2...
ciao
STefano

Stefax l'articolo è de "l'Arena"? Perché vorrei metterlo sul mio sito e non so chi citare.

Secondo me un veronese che farà parecchia strada è Rossato, classe '90.

Sì, me ne parlavi anche ieri!

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Scritto da: Davide 25/08/2006 15.19
Stefax l'articolo è de "l'Arena"? Perché vorrei metterlo sul mio sito e non so chi citare.

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Si mannaggia, mi sono dimenticato la fonte. E' sull'Arena di oggi.
Di Rossato ho solo sentito parlare e non l'ho mai incontrato. Il Fede dice che 'sto ragazzo è assolutamente incredibile e lui è comunque affidabile.
ciao
Stefano

Grazie.

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Scritto da: Stefax 25/08/2006 15.23


Di Rossato ho solo sentito parlare e non l'ho mai incontrato.

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E' forte per davvero. Infatti è finito a Casalpusterlengo: Gallinari, Aradori, ecc...

Walker, da un po' di giorni, non so perché... non ce la faccio a non darti ragione... chissà cos'è...

Che fai togli il post?

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Scritto da: the fire bug 25/08/2006 15.29


E' forte per davvero. Infatti è finito a Casalpusterlengo: Gallinari, Aradori, ecc...

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Per quello ci sono andati anche altri due ragazzi veronesi un paio di anni fa. Melli e Simoncelli . Mi hanno detto che c'è un campus con foresteria.
certo che se fosse andato alla benetton.....
ciao
Stefano

Fai conto che a Casal fanno la prima squadra con quattro soldi, per puntare tutto sulle giovanili.
La struttura per i ragazzi è quasi come quella di un college, donzelle escluse.
Melli è un altro che promette bene, speriamo mantenga le attese.

sì,a Casale c'è il campus...

14 anni...alto 2 metri e con un contratto da sogno che farebbe gola a qualsiasi giocatore della sua età

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Scritto da: Stefax 25/08/2006 15.17
BASKET/La Scavolini ingaggia il quattordicenne di Soave
Ferro, un canestro da sogni
Intanto oggi debutta a Norcia con la giovanile azzurra



Ha quattordici anni e alla Scavolini di Pesaro studia da gigante del basket. Alberto Ferro, cestista cresciuto al Soave basket, è da pochi giorni a Pesaro tra le promesse della Scavolini: un contratto triennale lo lega infatti alla blasonata società. Alberto Ferro, 198 centimetri di altezza e un'apertura di braccia di 2 metri e un centimetro, vivrà a Pesaro dividendosi tra gli studi all'Istituto professionale per l'Agricoltura, e il campionato giovanile. Unica licenza ammessa al "campus" del basket quella di oggi: Ferro è stato infatti convocato in nazionale. Per nove giorni a Norcia il giovane cestista sarà impegnato con le altre promesse del basket azzurro. Poi di nuovo sui libri e sul parquet aspettando di incontrare mamma Marina, papà Luciano e i fratelli Nicola e Francesca. "E' una grande opportunità e sono doppiamente contento sia perchè avevo scelto di fare l'istituto agrario sia per l'offerta formativa che la Scavolini propone", afferma timidamente Alberto. "All'inizio avevo una paura bestia", confessa ridendo, "non mi sentivo all'altezza. Ma poi con gli altri ragazzi della nazionale ci ho messo un attimo a trovare la confidenza, fare gruppo". A fargli compagnia a Pesaro, almeno per i primi giorni, ci sarà Simone Santi, giovane talento del basket soavese.
"Si era fatta avanti Milano, Monte Paschi Siena, Benetton Treviso ma a convincermi a scegliere Pesaro è stato il progetto della Scavolini", spiega Alberto. Ad entrare nel dettaglio è Antonio Federico, da due anni suo allenatore.
"Se si trova in un contesto giusto Alberto è uno che non molla, va dritto all'obiettivo. Deve solo imparare ad avere un po' più di fiducia in se stesso", sentenzia Antonio Federico.
Investimento, già, è questa la parola giusta per sintetizzare cosa Alberto Ferro rappresenta per la Scavolini che per i prossimi tre anni gli offrirà vitto, alloggio, l'assistenza di un tutor, istruzione e, ovviamente, una preparazione tecnica di alto livello. "Ci auguriamo il meglio per Alberto e siamo tutti entusiasti perchè con lui Verona ha la possibilità di tornare nei piani alti del basket", aggiunge Mauro Manfro presidente del Soave basket che si coccola Alberto al pari dei suoi 150 ragazzi divisi in sette formazioni tra minibasket e prima squadra (milita in Promozione).
"L'altezza e l'apertura delle braccia sono il punto di forza di Ferro", affermano in coro Manfro e Federico. La giovane promessa del basket, che finì sotto canestro trascinato dagli amici delle elementari, ha nella scorsa stagione giocato con la Sanzeno, primo e vero trampolino di lancio. Ora tutto il lavoro di Sara Gianino (allenatrice, ex serie A con Priolo, dirigente del Soave basket e consigliere provinciale della Federazione pallacanestro), Antonio Federico e della società scaligera sarà terreno fertile per Stefano Bizzosi, direttore tecnico della prima squadra della Scavolini e nuovo allenatore di Alberto. "Siamo contenti, ma anche preoccupati perchè avere un figlio a 380 chilometri da casa è dura", ammette papà Luciano che non nasconde però la sua soddisfazione. Forse in mente ha Nicola, l'altro figlio diciannovenne che nonostante i due metri di altezza ama correr dietro a un pallone da calcio, e Francesca, sedici anni per un metro e ottanta con la passione per la pallavolo. Intanto Alberto si guarda intorno perplesso quasi che si stesse parlando di qualcun altro. "Non ho ancora pensato cosa farò da grande ma per ora due sono gli obiettivi: studiare e giocare a basket.

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Vorrei fare un bell'augurio al promettente ragazzo e alla faccia di bronzo dell'allenatore Federico la cui faccia spiccava sull'arena. bravo Fede, però pensa ad arbitrare in c2...
ciao
STefano

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Intanto vorrei mi toglieste un curiosità: la carica di arbitro non è inconciliabile con quella di allenatore?
Su Ferro devo dire che io non ho tutto quest' entusismo. Grande talento fisico, ma carenze motorie e di fondamentali clamorose. Insomma sul ragazzo c' è da lavorarci parecchio, basti vedere i tabellini di quest' anno tanto per capirsi. Speriamo a Pesaro facciano un buon lavoro.

sì,in teoria è inconciliabile...

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Scritto da: stemack 26/08/2006 15.07
sì,in teoria è inconciliabile...

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Ah ecco... Infatti era quasi scontata la risposta.
E quindi come fa ad essere Federico il suo allenatore?

bisogna chiedere a Stefax,io non so nemmeno di chi si stia parlando...
sei nuovo di qui?benvenuto

Ferro è tecnicamente molto indietro. Dalla sua un fisico ancora da ragazzino nonostante i quasi 2 metri. Crescerà ancora e molto. Mi risulta però che anche Moltoni del CUS (classe '91) sia andato a Pesaro, ma nessuno ne parla. Mah.