Di loro qua, penso di aver visto una decina di concerti ma mi rimarrà nel cuore quello dell'Indipendent Days Festival, a Bologna nel 2001. Siccome già sapevo che mia mamma non mi avrebbe mai mandato (avevo 15 anni), cercai la solidarietà maschile col papi, facendogli intendere che in quella due giorni sarei andato nella casa libera di un'amica a sparare la prima cartuccia. Manco a dirlo, mi diede il nullaosta. (è uno dei motivi per cui lo stimo molto)
Pensate che bella cosa, per andare ad un concerto mi inventai la scusa che sarei andato a chiavare con un'amica.
Che bell'età...
Partimmo dal suolo natio al venerdì sera e arrivammo a Bologna in piena notte. In sala d'aspetto non c'era nessuno che non avesse almeno dieci anni di carcere sulle spalle (in Italia mai più viste certe facce, manco nella stazioni di Milano e Roma. Se la gioca con Bucarest, forse). Uno scenario da lupi, volevo piangere e tra l'altro avevo tipo 50000 lire, di cui 40 mi servivano per pagare il concerto. Era un festival, il primo concerto era di un gruppo più rock che punk svedese (non ricordo il nome e se io non ricordo una cosa vuol dire che facevano veramente la stragrandissima merda), un tizio accanto a me, nel maldestro tentativo di protestare per la pessima performance dei vichinghi, pensò bene di tranciarsi di netto due incisivi contro la transenna. Non mi ricordo di aver dormito.
Il giorno dopo ci furono Manu Chao, Muse (!!!), Africa Unite, Ska-P, MCR, Banda Bassotti, Meganoidi e Tre Allegri Ragazzi Morti. A Woodstock giravano meno canne. Mi divertii parecchio.
[Modificato da the fire bug 26/06/2011 23:13]