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Dream team USA

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2003 12:21
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19/08/2003 11:11

Gli Stati Uniti hanno iniziato la loro missione “Atene 2004”: il Dream Team è sceso in campo domenica sera in un’amichevole a New York sconfiggendo Porto Rico per 101-74. Gli Usa inizierano mercoledì, proprio a Porto Rico, il torneo di qualificazione per le Olimpiadi del prossimo anno: primo avversario il Brasile.

Dopo la delusione dei Mondiali di Indianapolis, nei quali gli statunitensi chiusero al sesto posto, questa volta gli americani hanno fatto sul serio, mettendo insieme una selezione con alcuni dei più forti giocatori Nba, da Jason Kidd ad Allen Iverson, da Tim Duncan a Vince Carter.

La partita contro Porto Rico ha messo in mostra una squadra in discreta condizione: Larry Brown ha optato per un quintetto base con Kidd playmaker, Iverson guardia, McGrady ala piccola, Jermaine O’Neal ala forte e Tim Duncan centro, con gli ultimi due giocatori in grado di cambiarsi posizione.

Nel tabellino finale da segnalare i 21 punti e 15 rimbalzi di Duncan, i 15 punti di McGrady e i 14 di Ray Allen. Brown ha fatto girare tutti e 12 gli uomini a disposizione, con la sola eccezione di Karl Malone.

Più che dai centroamericani, nel torneo di qualificazione olimpica il Dream Team dovrà comunque guardarsi soprattutto dall’Argentina di Ginobili (che proprio a Indianapolis inflisse la prima sconfitta ad una squadra statunitense formata da giocaori Nba), e dal Canada di Steve Nash: dopo quanto successo l’anno scorso a Indianapolis questa volta sono proibiti passi falsi.

Ecco il roster del Dream Team: come detto, il coach sarà Larry Brown, assistito da Gregg Popovich, Roy Wlliams e Oliver Purnell.

R.Allen (guardia, Seattle Supersonics)
M.Bibby (guardia, Sacramento Kings)
E.Brand (ala, L.A.Clippers)
V.Carter (guardia-ala, Toronto Raptors)
N.Collison (ala, Seattle Supersonics)
T.Duncan (ala-centro, San Antonio Spurs)
A.Iverson (guardia, Philadelphia 87ers)
R.Jefferson (ala, New Jersey Nets)
J.Kidd (guardia, New Jersey Nets)
K.Malone (ala, L.A.Lakers)
T.McGrady (guardia-ala, Orlando Magic)
J.O’Neal (ala-centro, Indiana Pacers)
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23/08/2003 01:36

Niente male contro il Brasile, ma ora viene il bello.
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24/08/2003 21:28

figurati..... passeggiata di salute...
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24/08/2003 21:32

Non per niente lo chiamano preolimpico, non "torneo Americano".
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25/08/2003 09:05

BASKET: PREOLIMPICO, USA TRAVOLGONO ISOLE VERGINI
San Juan, 24 ago. (Adnkronos/Mak) - Gli Stati Uniti hanno travolto 113-55 le Isole Vergini nel quarto turno del torneo preolimpico in corso a Porto Rico. L'incontro non ha avuto storia e si e' di fatto chiuso nel secondo quarto, quando gli Usa hanno messo a segno un parziale di 20-0. Tra le stelle Nba non e' sceso in campo Tim Duncan. Il centro dei San Antonio Spurs e' originario delle Isole Vergini, dove ha vissuto fino all'eta' di 18 anni prima di trasferirsi negli Stati Uniti per giocare con la maglia dell'universita' di Wake Forest.
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26/08/2003 10:14

Preolimpico, Usa-Canada 111-71
Battuti Nash e compagni, 28 punti di Iverson
SAN JUAN (P.Rico) - Gli Stati Uniti hanno battuto il Canada 111-71 (21-28, 51-39; 82-59) al torneo di qualificazione olimpica in corso a San Juan, in Porto Rico. Miglior realizzatore Allen Iverson con 28 punti e 3/5 al tiro da due e 7/8 da tre.



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26/08/2003 10:15

Nash mette in crisi gli Usa, prima di riposare in vista delle sfide decisive del preolimpico. Poi si scatena la guardia di Philadelphia: 111-71.


SAN JUAN (Por), 26 agosto 2003 - Un Allen Iverson meraviglioso segna 21 punti nel 3° quarto con 7/7 da tre. Ma se dovessimo portare una cosa di Stati Uniti-Canada su un’isola deserta sceglieremmo una prestazione meno roboante ma altrettanto significativa per definire la grandezza di un giocatori: i 10’ iniziali, gli unici in tutta la gara, di Steve Nash. Durante i quali il play dei Mavericks ha segnato solo 2 punti. Ma è bastata la forza del suo pensiero e la sua presenza, per permettere al Canada di dominare, dando addirittura più spettacolo degli americani con i canestri al volo di Greg Newton, visto a Scafati, dominatore dell’area.

Contro la difesa di Iverson e il pressing, Nash (5 assist) ha sistematicamente saltato i raddoppi mettendo in ritmo Barrett e compagni che hanno toccato il +9 (28-19) contro un quintetto con Carter al posto di McGrady (distorsione alla caviglia, si parla di un suo ritorno per le semifinali di venerdì) e subito abbassato con Martin per O’Neal per cercare di avere più aggressività e circolazione di palla. Poi Nash s’è seduto e non è più rientrato. Anche per il Canada, come oggi per l’Argentina, non sono queste le gare da vincere ma quelle contro le dirette avversarie per la qualificazione olimpica e Steve (che si è unito alla squadra solo una settimana prima del torneo) dopo 5 partite in 6 giorni aveva bisogno di riposare.

Il problema è che il suo sostituto, Thomas, non potrebbe giocare in serie B. Così i canadesi hanno tentato il catenaccio, resistendo fino al 14’ (31-31), ma trovandosi perfino in difficoltà a superare la metà campo. Ray Allen ha dato la spallata del sorpasso in un parziale iniziato con un 15-3 e diventato poi di tanti a pochi. In questo contesto s’è inserito il fantastico show Iverson, ancora una volta il numero uno e il più motivato (anche in difesa) di un gruppo che comincia a patire la noia di partite senza storia.

Potrebbe averla quella con l’Argentina anche se per Ginobili vale il discorso di Nash: è molto affaticato. I vicecampioni del mondo sono usciti indenni da una partita molto dura col Brasile risolta soltanto nell’ultimo quarto (dopo un recupero brasiliano con un quintetto con tre pivot: Nené, Anderson e Splitter) ma ancora da brividi negli ultimi secondi con Alex che segna il -2 (74-72 a -33"). Decide subito dopo Colo Wolkowisky: Ottimi Oberto, Nocioni (14 punti a testa) e Palladino (13). Male il trevigiano Giovannoni. Ginobili s’è gestito (9 e 4 assist) ma ha comunque dovuto giocare 30’. Troppi alla vigilia dell’attesa rivincita con gli Stati Uniti.

Usa-Canada 111-71 (21-28, 51-39; 82-59)
STATI UNITI: Iverson 28 (3/5, 7/8), Kidd 2 (1/3), O’Neal 8 (3/5), Carter 16 (4/5, 2/4), Duncan 11 (5/9); Collison 7 (2/2, 1/1), Bibby 2 (1/2), Martin 2 (1/3), Allen 16 (2/3, 4/4), Brand 11 (5/7), Jefferson 3 (1/2, 0/1).
CANADA: Nash 2 (1/3), Swords 2 (0/2, 0/1), Barrett 15 (2/4, 3/4), Young 6 (3/8), Newton 12 (4/10); Thomas (0/1), Brown 8 (1/7, 2/3), Karangwa 6 (1/4, 0/2), Francis 4 (2/2, 0/3), Kwiatkowski 13 (1/2, 3/3), King 3 (1/3).
ARBITRI: Arteaga e Heyliger.
NOTE - Tiri liberi: Usa 13/16, Canada 15/18. Rimbalzi: Usa 31 (Martin 7), Canada 26 (Newton, Kwiatkowski 7). Assist: Usa 40 (Bibby 9), Canada 15 (Nash 5). Progressione: 5’ 12-13, 15’ 36-34, 25’ 65-50, 35’ 94-67.

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26/08/2003 10:20

Torneo preolimpico


Ginobili show, l'Argentina c'è

Il fuoriclasse degli Spurs evita le botte dei portoricani e guida la sua nazionale alla vittoria. Da oggi seconda fase del torneo preolimpico


SAN JUAN (Por), 25 agosto 2003 - A Greg Popovich, allenatore dei San Antonio Spurs, i capelli sono diventati ancora più bianchi: non lamentiamoci se quelli della Nba proibiranno ai giocatori sotto contratto con loro di partecipare alle manifestazioni internazionali se gli arbitraggi non ne garantiscono l’incolumità, come è successo negli ultimi due giorni con Najera e Ginobili. Mentre gli americani si godono ovunque meno che in palestra il giorno libero, Manu Ginobili segna 16 punti con 10 assist e due stoppate decisive, dribblando le botte dei portoricani sostenuti da 10 mila persone entusiaste. Un successo per 85-80 che conferma il ritorno dell’Argentina quasi ai livelli dei Mondiali di Indianapolis e che mette i padroni di casa di Portorico in una situazione difficile ma non disperata. Eliminate solo Isole Vergini e Uruguay, da oggi la seconda fase mette di fronte le prime quattro del girone A con quelle del gruppo B che porteranno con sé i risultati acquisiti negli scontri diretti: le prime 4 disputeranno le semifinali e le prime tre si qualificheranno per Atene.
Con questo successo, l’Argentina s’è messa in posizione ideale per essere la seconda forza, evitare la semifinale con gli Stati Uniti e probabilmente anche quella con Portorico. La strada per i Giochi è aperta. Manu inizia forte anche se passa tra le mani di Casiano e Horruitiner, che ha pestato Najera come una bistecca propiziando il successo portoricano con il Messico (i postumi della gara, caldissima in campo e negli sporgliatoi, sono stati smaltiti nell’albergo delle squadre dove, alle 2 di notte, la security è dovuta intervenire). Giocatori duri, esperti, che non ti perdonano. Quando Manu prova a volare, viene atterrato rischiando la pelle, ma l’Argentina (che non sta a guardare quando si tratta di menare le mani) piazza comunque un 13-2 nel primo tempo firmato da un eccellente Alejandro Montecchia (10 punti nel 1° tempo), dolcissimo play ex Reggio Calabria con il quale i sudamericani giocano molto meglio che con Pepe Sanchez e da Ruben Wolkowiski, che buca la difesa statica di Piculin Ortiz con un 4/7 da tre (16 punti finali, 14 di Montecchia e Oberto).
Sembra tutto finito con gli argentini sempre in controllo e a +13 a poco più di due minuti dalla fine. Ma la tensione è tanta, le botte anche, e i vicecampioni del mondo perdono 4 palloni nell’ultimo 1’50" e nei 47" successivi Portorico piazza un 7-0 che riapre la gara (83-80). Tocca a Ginobili, a 25" dalla sirena, realizzare il libero della sicurezza. La nuova classifica vede Stati Uniti a 6 punti, Argentina, Brasile e Canada a 4, Portorico, Rep. Domenicana e Messico a 2, Venezuela 0 (ieri il napoletano Torres, deludente, ha preso un colpo duro alla mano). Oggi si riparte col big match Argentina-Brasile, coi brasiliani reduci da partite facili e molto più freschi, e Canada-Stati Uniti. Domani la grande sfida che gli Stati Uniti attendono da un anno con l’Argentina, la prima nazionale che è riuscita a batterli. Non aspettiamoci grande cose: la squadra americana di San Juan è più forte di quella di Indianapolis. Ma, soprattutto, all’Argentina interssa solo andare ad Atene. La storia l’ha già fatta.

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27/08/2003 12:11

Preolimpico: Usa, vendetta compiuta... ma che fatica!



L'Argentina va vicina al secondo miracolo, ma deve arrendersi solamente nel finale agli Stati Uniti. Dunque è arrivata l'attesa rivincita del Dream Team, ma i gauchos hanno dimostrato, dopo la clamorosa vittoria dello scorso anno ai mondiali di Indianapolis, di poter competere ad armi pari con le stelle dell'NBA.

La gara è stata molto interessante, una delle più belle del torneo preolimpico. Dopo un primo periodo molto equilibrato, la formazione di Larry Brown piazza un parziale di 7-0 ad inizio secondo quarto e gli Usa volano a +11 (34-23).
Ci pensa Andres Nocioni (16 punti alla fine) a suonare la carica per i suoi, che riescono ad effettuare il sorpasso a metà del terzo quarto con un layup di Emanuel Ginobili sul 53-52.

La partita si mantiene equilibrata e si arriva in perfetta parità (74-74) a 6'30" dal termine dell'incontro. Inizia lo show di Jermaine O'Neal (uno dei due giocatori presenti nella debacle dello scorso anno), che chiuderà la gara con 22 pesantissimi punti.
Il gioco della partita si consuma a 1'13" dal termine, quando la stella degli Indiana Pacers stoppa Oberto e lancia il contropiede chiuso da una schiacciata di Vince Carter. Gli americani vanno sull'89-83 e non si volteranno più indietro.

I risultati della scorsa notte:

Venezuela-Messico 98-95Stati Uniti-Argentina 94-86Porto Rico-Rep. Dominicana 94-61Canada-Brasile 101-97

Classifica: Stati Uniti 10, Argentina, Porto Rico e Canada 6, Messico e Brasile 4, Rep. Dominicana e Venezuela 2.
(Le prime quattro in semifinale, le prime tre ad Atene 2004)

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27/08/2003 12:14

RV, la fonte?

SL la vuole obbligatoriamente
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28/08/2003 20:03

Re:

Scritto da: Walker - Lugo 27/08/2003 12.14
RV, la fonte?

SL la vuole obbligatoriamente

[SM=x49446] datasport
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29/08/2003 08:58

Re: Re:

Scritto da: RV12 28/08/2003 20.03
[SM=x49446] datasport

[SM=g27811]
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29/08/2003 10:32

A San Juan la nazionale di casa si arrende con onore al Dream Team nell'anticipo della semfinale. L'altra finalista uscirà dalla sfida Argentina-Canada.


SAN JUAN (Por), 29 agosto 2003 - Per la gente di Portorico è il massimo che si possa chiedere alla vita. Un derby tra la nazionale (già qualificata alle semifinali) della disciplina più popolare e amata del Paese e gli Stati Uniti, di cui quest’isola è un territorio esterno e praticamente indipendente, ma senza alcuna rappresentatività internazionale se non nello sport. Arriva anche qualche booh all’inno degli Usa che ripresentano a sorpresa Tracy McGrady, autodatosi per spacciato per i soliti problemi alla schiena, ed invece in quintetto. E la festa diventa ancora più grande quando l’ingresso dell’eroe nazionale Piculin Ortiz, 40 anni senza sentirli, riesce a bloccare il dominio assoluto di Tim Duncan (8 dei primi 14 punti Usa, 10 in 7’) e Portorico recupera lo svantaggio iniziale (16-9) piazzando un 9-0 firmato proprio dal Picu (16-18). Brown deve ricorrere al secondo quintetto, con Bibby in regìa, ma stavolta non funziona un granché. E Portorico sta ancora in partita grazie all’anziano campione (32-30) fino a quando i suoi cambi e il pressing a tutto campo degli americani, tornati al quintetto base con Brand per O’Neal, non si sommano producendo un 10-0 Usa in cui si mette in luce proprio l’ala dei Clippers.
Fine della partita, con show di Iverson a inizio della ripresa e solida gara del neo triestino Sharif Fajardo, ma non della festa che si riproporrà sabato, in semifinale, dove c’è anche l’Argentina che recupera l’ultimo posto utile dopo la fesseria contro il Venzuela, battendo largamente la Repubblica Domenicana con un Ginobili infallibile da due (7/7, 18 punti). Affronterà il Canada: i posti per l’Olimpiade di Atene sono tre, coi canadesi presumibilmente nel ruolo di agnello sacrificale di una probabile finale per il terzo posto, la partita più drammatica del torneo, contro i padroni di casa. Visti gli arbitraggi a favore di Portorico e il calore dei 10 mila del Roberto Clemente Coliseo, qualificarsi all’Olimpiade sembra un’impresa disperata anche per Steve Nash che, pure, ci ha abituato a tutto, anche a trasformare un gruppo di giocatori «normali» in una squadra che può far paura anche all’Argentina. Ma c’è un precedente di Canada-Portorico: 4 anni fa, sempre a San Juan, proprio i canadesi eliminarono sorprendentemente i portoricani da Sydney. Cosa che ancora pesa sul grande cuore di Piculin Ortiz e nella mente dei tifosi. Difficile accada di nuovo.
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29/08/2003 10:33

Nel terzo quarto la svolta
Usa-Portorico 91-65 (22-20, 45-36; 64-48)
STATI UNITI: Iverson 12 (2/6, 1/4), Kidd 3 (0/2, 1/2), McGrady 6 (3/8, 0/2), Duncan 16 (6/9), O’Neal 10 (5/9); Carter 9 (2/3, 1/3), Bibby 6 (3/4, 0/1), Martin 4 (1/3), Allen 9 (3/4, 1/3), Brand 9 (4/8), Jefferson 2 (1/5), Collison 5 (1/1).
PORTORICO: Arroyo 12 (1/4, 3/4), Ayuso 7 (1/6, 1/2), Hourruitiner 3 (1/3, 0/1), Rivera 2 (1/1), Santiago 6 (2/5); Ortiz 10 (5/9), Casiano (0/4 da 3), Hatton 6 (3/4, 0/2), Latimer (0/3, 0/1), Fajardo 19 (6/12, 1/1).
ARBITRI: Reyes, McFarland.
NOTE - T.l.: Usa 17/19, PR 10/14. Rim.: Usa 43 (O’Neal 9), PR 32 (3 con 6). Ass.: Usa 16 (Duncan 4), PR 15 (Arroyo 4). Prog.: 5’ 12-9, 15’ 32-29, 25’ 60-40; 35’ 80-58.

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31/08/2003 15:18

Usa e Porto Rico da scintille
Tesa semifinale a San Juan: gli Stati Uniti superano 87-71 i padroni di casa che ora si giocano il posto per Atene contro il Canada battuto dall'Argentina.


SAN JUAN (P.Rico), 31 agosto 2003 - Ancora Stati Uniti-Argentina. Ma la sfida è solo per la gloria: le due squadre favorite del preolimpico si affrontano nella finale platonica di campioni delle Americhe con la qualificazione all’Olimpiade di Atene già conquistata. Molto più importante, e drammatica, la finale per il 3° posto tra Portorico e Canada: solo una andrà ai Giochi. Tutto dice Portorico ma già 4 anni fa la squadra di Steve Nash zittì il Roberto Clemente Coliseo lasciano a casa i portoricani da Sydney. Difficile possa accadere di nuovo.

Nella gara più importante del torneo, l’Argentina ritrova un grandissimo Manu Ginobili che segna 12 punti nei primi 9’ ed è già a quota 20 al 18’ dopo un passaggio in panchina. Ma, quel che conta di più, sono i 9 punti realizzati del campione Nba nel 10-1 argentino che annienta la resistenza del Canada già alla fine del primo quarto. Poi è solo accademia dove brillano i lunghi Scola e Oberto contro un’avversaria che decide di risparmiare Nash (21’) per la missione (quasi) impossibile con Portorico.
Che affronta per la seconda volta in tre giorni la nazionale degli Stati Uniti, sempre più fischiata dalla gente non solo per sentimenti irredentisti. Non c’è Allen Iverson (problema al pollice probabilmente dovuto alle lunghissime partite a carte...) mentre i giornali locali pompano i ripetuti "pacchi" che l’asso dei Sixers dà agli appuntamenti sociali ai quali avrebbe garantito la sua presenza, lasciando centinaia di bambini suoi fans nello sconforto.

Julio Toro, il coach filosofo di Portorico, parte, non si capisce perché, con tre piccoli contro un quintetto che mette McGrady o Carter in posizione di ala piccola. E’ da situazioni indifendibili per Casiano o Ayuso che nasce il faticoso allungo statunitense alla fine del primo quarto (26-17). Portorico però tiene, con Arroyo che fa fesso Kidd, e Santiago. E la gara si accende. Comincia Martin, quando l’ex romano fa un fallo duro ma di gioco su O’Neal, a intervenire per menar le mani. Ma è proprio il cattivissimo dei Nets a rapinare un paio di palloni vagabondi ben oltre il ferro e a dare un altro spintone agli avversari (43-33). Poi McGrady conclude l’opera, andando a rubare una palla a Casiano che poi cade, senza alcun fallo, mentre T'Mac va in contropiede poi si ferma, si volta, guarda cosa cavolo succede visto che tutti si sono fermati nella metà campo difensiva americana, e poi segna di malavoglia. Per l’ex Syracuse è una presa per i fondelli da lavare nel sangue: partono parole di fuoco e scoppia una minirissa subito sedata.

Poi la partita si calma anche se, nell’ultimo quarto Portorico, con un quintetto più giovane, atletico e senza le primedonne individualiste, torna a -10 (81-71 al 36’). Ma bastano due lampi di McGrady per rimettere le cose a posto. Finisce col beau geste: americani e portoricani si riuniscono a centro campo in segno di pace. Per gli Usa è la nona vittoria consecutiva ma s’è vista solo tanta quantità, quella di una panchina di potenziali All Star che non ha eguali nel mondo, piuttosto che la qualità del gioco. E sul piano dell’atteggiamento, sembrano sempre più stanchi e annoiati. Forse l’Argentina, oggi, riuscirà a svegliarli. Con l’Olimpiade conquistata, assolutamente niente da perdere e una grande voglia di stupire ancora.

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31/08/2003 15:19

Semifinali: Ginobili trascina i gauchos
ARGENTINA-CANADA 88-72 (26-20, 51-34; 75-44)
ARGENTINA: Sanchez 4 (2/2, 0/1), Ginobili 20 (2/6, 5/7), Oberto 13 (6/9), Nocioni 10 (1/5, 2/5), Wolkowyski 9 (4/6, 0/2); Montecchia 3 (1/2 da 3), Victoriano 3 (1/2 da 3), Fernandez, Gutierrez 2 (1/1), Scola 18 (9/11), Palladino (0/3 da 3). N.e.: Kammerichs.
CANADA: Nash 12 (3/6, 1/2), Swords 1, Young 5 (2/5), Newton 2 (1/2, 0/1), Barrett 10 (3/7, 1/3); Thomas 7 (1/1, 1/2), Brown 13 (5/12, 1/2), Karangwa 2 (1/1, 0/1), Francis 3 (1/1 da 3), Kwiatkowski 7 (2/2, 0/1), Guarasci 6 (1/2, 1/1), King 4 (2/3).
NOTE - Tiri liberi: Argentina 11/17, Canada 12/19. Rimbalzi: Argentina 27 (Scola, Wolkowyski 5), Canada 26 (Guarasci 6). Assist: Argentina 27 (Scola 5), Canada 12 (Nash 4). Progressione: 5’ 14-12, 15’37-31, 25’ 67-40, 35’ 81-57. Infortunio a Montecchia (caviglia).

USA-PORTO RICO 87-71 (26-17, 49-37; 71-53)
USA: Kidd 4 (1/2, 0/2), McGrady 12 (6/14, 0/1), O’Neal 14 (4/8), Allen 15 (4/7, 2/3), Duncan 14 (5/10, 0/1); Carter 10 (2/2, 2/5), Collison, Bibby 6 (0/1, 2/4), Martin 8 (4/14), Brand 2 (1/2), Jefferson 2 (1/2).
PORTO RICO: Ortiz 7 (2/7, 1/1), Casiano 10 (3/6, 1/5), Arroyo 12 (1/3, 2/3), Ayuso (0/3, 0/3), Santiago 12 (5/7, 0/1); Hatton 7 (2/3, 1/3), Latimer 4 (2/3, 0/1), Hourruitiner 5 (1/3 da 3), Fajardo 14 (5/6, 1/4), Rivera.
NOTE - Tiri liberi: Usa 13/17, Porto Rico 10/15. Rimbalzi: Usa 42 (O’Neal 10), Porto Rico 2 (Fajardo 7). Assist: Usa 18 (McGrady 6), Porto Rico 16 (Arroyo 5). Progressione: 5’ 12-9, 15’ 36-29, 25’ 65-47, 35’ 81-69.
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31/08/2003 15:20


Allen Iverson (problema al pollice probabilmente dovuto alle lunghissime partite a carte...) mentre i giornali locali pompano i ripetuti "pacchi" che l’asso dei Sixers dà agli appuntamenti sociali ai quali avrebbe garantito la sua presenza, lasciando centinaia di bambini suoi fans nello sconforto



senza commento
31/08/2003 23:15

E' tornato il gigante del parquet
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31/08/2003 23:44

Non è ancora finita!!! [SM=x49492]
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03/09/2003 10:28

Gli USA strapazzano in finale l'Argentina per 106-73 e vincono la medaglia d'oro. In doppia cifra vanno Duncan (23+14), Allen (13), McGrady (12+6), Carter e O'Neal (12) e Bibby (11 con 7 assist). Dall'altra parte si salvano Ginobili e Victoriano (16) e Oberto (14).
- L'ultimo posto disponibile per le Olimpiadi viene assegnato al Porto Rico che batte a sorpresa il Canada per 79-66, conquistando il terzo posto ai PanAm Games. Incredibile la prova di Jose Ortiz che piazza una tripla doppia con 21 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. Bene anche Larry Ayuso con 15 punti. Per il Canada delude Steve Nash che ha segnato solo 10 punti con un pessimo 2/10 dal campo. Bene invece Barrett con 18 punti.
- Sono stati resi noti i migliori giocatori del torneo panamericano. L'MVP è stato il play del Canada e dei Mavs Steve Nash. Con lui nel quintetto ideale della manifestazione ci sono Jose Ortiz, Manu Ginobili, Andres Nocioni e Tim Duncan.

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