| | | OFFLINE | | Post: 943 | Età: 42 | Sesso: Maschile | Leggenda del parquet | |
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06/06/2003 11:04 | |
da La Gazzetta del Sud
ALASSIO – La festa per l'oro di Nantes 1983 è stata come un passaggio di testimone fra quell'Italia, che abbattè il muro che la separava da un risultato storico, e la nuova Italia di Carlo Recalcati che si trova a dover affrontare un Europeo di fondamentale importanza (vale come qualificazione olimpica per Atene 2004) senza cinque-sei giocatori che hanno suggellato le conquiste più significative degli ultimi anni. Se a settembre, in Svezia, Recalcati si troverà con una squadra senza Fucka, Pittis, Myers, Meneghin, Frosini, Abbio non sarà certo una sorpresa. Il ct lo sa fin d'ora ma non fa una piega, nè lo turbano le sollecitazioni ad ottenere «il risultato», come gli ha chiesto il presidente del Coni, Gianni Petrucci, malgrado abbia anche detto di non voler «mettere pressione» agli azzurri. Ecco, allora, il Recalcati-pensiero: «Non sono per nulla angosciato. È la storia ad insegnare che, senza giocatori importanti, trovi altri protagonisti. E noi lavoreremo in quell'ottica». Cita l'esempio di chi è cresciuto «anche come personalità» nel momento in cui se n'è andato chi gli stava davanti: come Basile e Galanda nel dopo-Myers e nel dopo-Fucka. Incassati i vari no, espliciti o sottintesi, motivati o meno, Recalcati tira le somme. Sono sette gli uomini, in questo momento, sicuri della maglia azzurra: Bulleri, Basile, Righetti, Radulovic, Galanda, Chiacig e Marconato. Per gli altri cinque posti, sarà un gioco ad incastro: Myers dovrà dire, appena conclusa la stagione con Roma, se il 25 luglio se la sente di affrontare 50 giorni di avventura azzurra; Andrea Meneghin è nelle mani dei medici. È probabile che Myers lasci perdere mentre, per portare Meneghin, il ct dovrà valutare bene le condizioni di Sandro De Pol: Recalcati ha bisogno di un uomo da spogliatoio, non essendoci Pittis, la presenza di De Pol è fondamentale. E se De Pol è perfettamente a posto, il ct può forse permettersi di convocare un Meneghin a mezzo servizio, altrimenti dovrà fare una scelta. «Un giocatore da centellinare fisicamente, su un gruppo di 12, me lo posso permettere, due no». Tutto il resto sarà ad incastro: Tonolli è l'unica alternativa a De Pol, Pozzecco ha diverse chance di entrare nel gruppo, se non ci sarà Meneghin (e, quindi, Basile dovrà riciclarsi come guardia titolare) ci potrebbe essere spazio per un altro playmaker (Di Bella o Pecile?). Matteo Soragna, che difende bene, ha più di un piede in squadra mentre l'ultimo posto fra i lunghi se lo giocheranno Maggioli, Damiao e Alessandro Cittadini (Viola), con quest'ultimo favorito per ragioni d'età. Le rinunce di alcuni big non cambiano le valutazioni di Recalcati sulle difficoltà dell'impegno che attende gli azzurri. «Le mie valutazioni erano e sono legate al fatto che non sappiamo chi verrà in Svezia dei giocatori Nba. Tanto per restare a due squadre del nostro girone, se la Francia viene con Tony Parker e tutti gli altri (ad eccezione di Rigaudeau, che ha lasciato la Nazionale) e se la Slovenia riesce a portare Nesterovic e compagni, si alza la qualità dei nostri avversari. Ma, questo, lo sapremo solo all'inizio dei campionati». «È chiaro - conclude Recalcati - che senza un Fucka o senza un Myers il nostro talento si abbassa. A quel punto dovremo cavarcela in un altro modo, essere una squadra vera, creare nuove gerarchie».
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