Fabriano in salvo, per ora...

Fabriano in salvo, per ora...



da Il Resto del Carlino


FABRIANO — Il Fabriano Basket è in salvo. Almeno per ora. Ieri mattina al Tribunale di Ancona ha sistemato le pendenze con l'azienda fabrianese di trasporti via pullman Binni (con cui la squadra ha viaggiato per diversi mesi) e la TeT, l'agenzia di procuratori che cura gli interessi dell'ex Anthony Pelle. Le istanze di fallimento sono state archiviate dal giudice Ragaglia con la definitiva stretta di mano tra le parti.
«Grazie Castellani». Dunque la pratica è stata sistemata. Quel passivo che nel complesso anmontava attorno a 50 mila euro si è cancellato ed a giochi fatti il presidente Giuseppe Alberti si sente di aprire il libro dei ringraziamenti. «E' tutto merito dell'ex esponente del consiglio di amministrazione Fabio Castellani» spiega all'uscita dall'aula il massimo dirigente locale. «E' stato lui a mettere mano al portafogli ed a sanare il debito. Il suo intervento è stato veramente fondamentale per appianare la questione».
Altra scadenza. Peccato, però, che lo champagne sia destinato a rimanere ancora in frigo. Almeno almeno per un'altra decina di giorni, in attesa che l'assemblea dei soci del 9 giugno ratifichi il passaggio più atteso. Dai vecchi dirigenti continuano ad arrivare insistenti intenzioni verbali di pagamento, lasciando intendere che stavolta aggiusteranno realmente i bilanci e cancelleranno il milione e 800 mila euro di «rosso» fino al novembre scorso. Previsioni leggermente ottimistiche, dunque, ma dopo una così stressante attesa nessuno si azzarda a sbilanciarsi. Di sicuro il passaggio è chiave. Anche perché se i debiti davvero scompariranno a quel punto sarebbe pressochè delittuoso mandare all'aria un quarto di secolo di serie A per assenza di nuovi finanziatori…
Lunga attesa. In ogni caso una cosa è certa: di squadra e di basket mercato se ne parlerà, nella migliore delle ipotesi, soltanto molto più avanti. E non prima del 2 luglio, data limite per l'iscrizione al prossimo torneo di Legadue con la presentazione di una fidejussione non altissima (inferiore ai 100 mila euro), ma anche di una documentazione che certifichi l'assenza di debiti verso altri soggetti. Insomma, prepariamoci ad un'ulteriore ondata lunga di sofferenza, a meno che il Salvatore della patria cestistica non si materializzi improvvisamente…
Alessandro Di Marco


In bocca al SuperLupo!

Non ho capito bene come hanno fatto a risanare il debito, comunque meglio così.