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Siena, contrada d´Europa

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2003 13:19
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12/04/2003 11:37


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Siena, contrada d´Europa

In Final Four a Barcellona subito il derby italiano contro la Benetton: "Vinceremo la coppa"

da La Repubblica


SIENA - Un Machiavelli e un Rodomonte, strana coppia per assaltare i piani nobili del basket, hanno fatto centro. Siena giocherà a maggio la Final Four d´Eurolega a Barcellona: da squadra esordiente nel torneo, come lei, non era mai riuscito a nessuna. Lo farà affrontando in semifinale la Benetton, qualificatasi ieri sera.
Il Machiavelli si chiama Ferdinando Minucci, ha 50 anni, è senese dell´Istrice e del club è direttore generale. In pratica, fa tutto lui. In dieci anni di sottili scaltrezze ghibelline ha tessuto questa scalata, sposandola ai forzieri della banca cittadina. Se a Siena tutto ciò che respira è Montepaschi, Minucci ce l´ha dietro le spalle. Lo circoscrive a munifico sponsor degli omoni: nel comune sentire, è il babbo e la mamma. La squadra, ovvio, è la 18esima contrada, che tutti unisce ed affratella. Ma il calcio, che è sull´uscio della serie A, non è forse la 19esima, una concorrente che mangia nello stesso piatto? «Siena è piccola ma ricca – sorride lui -, c´è posto per tutti e noi siamo i primi tifosi del calcio».
Il Rodomonte si chiama Ergin Ataman, ha 37 anni, è turco di Istanbul (quartiere Yasikoy), ma a Siena non ha contrada. «Sto in campagna, a Badesse, apro la finestra e vedo pecore e galline». Non s´erano ancora spente le luci del PalaSclavo, l´altra sera, sulla Mps qualificata che Ataman proclamava: «Vinceremo la Final Four». Una bella sparata. O la semplice scoperta che sono i risultati, non le vigilie, a farti santo o dannato. Il dibattito in città fiammeggia: il turco non ha solo promesso, ma anche mantenuto (un anno fa, la Saporta Cup), eppure mezza Siena lo detesta.
La storia dice che questo fu il primo posto in Italia dove una professoressa di ginnastica, Noemi Pesciolini, fece giocare a pallacanestro le sue ragazze. La Mens Sana, polisportiva nata nel 1871, è un patrimonio municipale. Da un paio d´anni è pure uno squadrone e all´ultimo mercato ha fatto colpi enormi. Presi Ford e Turkcan, Siena ha saldato 8 stranieri in una multinazionale di governo esplosivo, ma grande potenziale. All´attico d´Europa c´è arrivata per vie sulfuree. Quarta in Italia, non aveva diritto a far la coppa, ma Cantù fece un grazioso passo indietro. Fuori dalla Top 16 all´ultimo turno, poteva qualificarsi solo con una goleada: graziosamente, il Buducnost concesse un indegno +63.
Ai sogni non si domanda la carta d´identità. Neppure il prezzo. 8 milioni di euro la stagione, non meno: inutile chiedere, si va a tasto. «Per i cattivi abbiamo il secondo budget d´Europa – fa Minucci -, io dico il quarto d´Italia e aggiungo che gli ultimi due esercizi sono stati attivi. Se posso permettermi, sappiamo spendere». Era in pubblicità, brigava fra radio, tv e giornali locali, entrò nel basket nel ´92. «Col Siena calcio ho fatto una promozione dalla C alla B, trovai la Mens Sana in A2, mantenuta da un mecenatismo che non reggeva più. Così, con la Fondazione Montepaschi si stilò un piano settennale per ripulire i debiti. Oggi siamo una public company sana, con 2000 soci e tutte le istituzioni presenti. Il Monte è uno sponsor, ben ricambiato, ora che porteremo a Barcellona 4.000 tifosi, dopo i 3.500 di Lione per la Saporta. Poi, è vero che qui tutti vorrebbero lo scudetto». Era una legge dello sport: prima campioni d´Italia, poi d´Europa. Dovevano ancora inventarle, le Champions League: e Siena, a proposito, potrebbe restar fuori dalla prossima Eurolega perfino vincendola. Minacciato di ritrovarsi con una Ferrari ingolfata nei vicoli cittadini, è il solo caso in cui Minucci deposita l´aplomb e accende la polemica. Non oggi, che è festa.
Definito dal suo principale «una variabile non controllabile», difeso contro una piazza «che viene, paga e ha il palato fine», Ergin Ataman è ancora, malgrado tutto, il turco che ce l´ha fatta: Terim no, per esempio. Tira spesso alto, e gli si fa bum: poi gli si chiede perché tiri alto. «Perché credo in me stesso e perché ho una buona squadra. All´inizio, non la conoscevo e non dicevo: andremo in Final Four. Ora dico: vinceremo la Final Four. Non sono incosciente o matto. Solo coraggioso, sennò non sarei qui. Avevo 33 anni quando mi fecero allenatore dell´Efes, la miglior squadra turca: sostituivo Ors, un gigante, era tremendo, ma portai per la prima volta un club turco in Final Four. Visto Bologna? Via Messina, la Virtus a picco. Poi l´Efes mi mandò via, io giurai che mai più sarei tornato su una panchina di là e andai a fare stages in America. Mi chiamò Siena: ero il primo a uscire dal mio paese, ora mi sento uno dei primi 4-5 coach d´Europa. Potrei avere un mercato, ma anche Siena è tra le prime 4-5 e resta il posto preferito. Ho un contratto, però non lo imporrò se alla fine non saranno contenti. Non rimarrò sulla strada. Alla Nba penserò dopo i 40: prima vada Messina, è il migliore. Io devo vincere un´Eurolega».
Adesso dipinge il paradiso, però una sera poco prima di Natale, fuori dal palasport, lo misero contro un muro. «Il momento peggiore. S´era perso col Maccabi, mezzo palazzo m´urlava contro, li guardavo e vedevo gli stessi che a Lione mi abbracciavano. Fu un grande choc, ma chiesi solo a Minucci se lui era ancora con me. Mi rassicurò, e soprattutto prese Kakiouzis, che poteva venir via dalla Grecia. Fu la nostra svolta, e fu merito della società. Ora tocca a me. La finale scudetto era un obiettivo da prima. In Europa volevamo la Top 16, abbiamo la finale. E allora la vinceremo».
Walter Fuochi



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12/04/2003 11:57

Dico la mia: io non vorrei che capitasse una cosa simile all'anno scorso quando la squadra italiana meno forte (Virtus Bologna) ha battuto quella che avrebbe vinto la coppa (Treviso) per poi andare in finale e facendo fare una figura di merda all'Italia davanti a tutto il mondo.
Siena non è pronta per vincere l'Eurolega, le possibilità di una vittoria senese sono irrisorie.
Super Lupo ha sentenziato. [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
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12/04/2003 12:14

Sempre in tema - Benetton
LA BENETTON HA UN NUOVO STRANIERO: CHARLES O' BANNON

E' una guardia-ala ed ha vinto il titolo NCAA con Ucla assieme a Edney. Arriverà la prossima settimana.

La Benetton Basket Treviso annuncia di aver messo sotto contratto fino al termine della stagione il giocatore-USA Charles O'Bannon, 28 anni (è nato il 22 febbraio 1975), ala-guardia di 197 centimetri. Si tratta di un giocatore completo, atletico, dalle ottime percentuali di tiro e capace di difendere e prendere rimbalzi con efficacia.
O'Bannon arriverà a Treviso la prossima settimana, dopo aver espletato le formalità burocratiche, per mettersi a disposizione di Ettore Messina. Si tratta di un ex compagno del play dei biancoverdi Tyus Edney, che con O'Bannon vinse il titolo NCAA del 1995 quando entrambi vestivano la maglia di UCLA: 13.6 punti e 6 rimbalzi a gara nella stagione del titolo, cifre che gli valsero quell'estate la convocazione nella nazionale USA per le Universiadi (vinte)). 16.7 punti e 7.2 rimbalzi per gara le ottime cifre invece della sua stagione da senior ('96/97). Dopo essere stato nominato All American (massimo riconoscimento per i giocatori di college), è stato scelto dai Detroit Pistons con i quali ha giocato due anni, dal 1997 al 1999. Nel novembre '99 firma con lo Slask Wroclaw, in Polonia, dove vince il titolo e viene nominato MVP delle finali (14 punti e 5 rimbalzi di media). Nell'estate 2000 prova a "fare la squadra" con i L.A. Clippers, è uno degli ultimi tagli e quindi vola in Giappone, per giocare con i Toyota Alvark dove diviene la stella incontrastata, fino a questa stagione. Per lui le cifre parlano di 21.4 punti, 4.6 assist, 9.8 rimbalzi e il 65% al tiro, e il titolo conquistato nel 2002 e proprio pochi giorni fa il bis nella finale Toyota-Isuzu 69-66 in cui O'Bannon ha segnato 24 punti e preso 17 rimbalzi. Anche il fratello Ed è un giocatore professionista. Contestualmente la Benetton Basket, rientrata oggi pomeriggio a Treviso dopo aver conquistato ieri la quarta Final Four in 10 anni ('93-98 e 2002), la seconda consecutiva, ha rilasciato il giocatore John Larranaga.
Oggi, all'arrivo, allenamento a La Ghirada per iniziare a preparare il match di campionato di dopodomani, domenica, alle 20.30 (posticipo per la concomitanza con i quarti di finale del volley) al Palaverde contro la Mabo Livorno.
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12/04/2003 13:19

Me lo ricordo!!!!



OKKIO! E' un pacco clamoroso!

A livello universitario era bravo, ma poi in NBA ha sempre fatto pena ed era spesso in lista infortunati (come sapetee in USA ci mettono sia i giocatori rotti che quelli scarsi o fuori forma)
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