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Il basket italiano

Ultimo Aggiornamento: 25/02/2017 14:49
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18/02/2017 20:02

Apriamo una discussione

Qual'è la situazione del basket in italia?

Probabilmente ai minimi storici.

ho trovato un mio articolo di 14 anni fa, vale la pena leggerlo per capire quanto poco si è fatto in questi anni.

lo posto sotto
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18/02/2017 20:03

(1/7/03) Il grido di dolore del basket italiano
I segnali sono pessimi, tutti gli anni non si sa quante squadre potranno iniziare il campionato per problemi economici, l'esposizione nei mass media è ormai inesistente, gli sponsor sempre più rari, abbiamo un campionato con squadre composte per 9/12 da stranieri...
Può sopravvivere uno sport in questa situazione?
Tutti speriamo di si, ma non si vive di speranza e quindi proviamo a fare qualche considerazione.

Riviste specializzate.

Io non conosco il trend di vendita di queste riviste, e quindi potrei essere facilmente smentito.
La mia impressione è che il calo di popolarità del basket abbia inciso anche sulle loro vendite, costringedoli a "regionalizzarsi", cioè a concentrare le loro vendite su alcune regioni (tipo Emilia) dove il basket rimane uno sport importante.
Questo peggiora ancor di più la situazione, ma tengo a precisare che è solo una mia impressione.

TV

Qui la situazione è drammatica!
La TV è in assoluto il mezzo più importante per avere visibilità, è indispensabile!
Purtroppo sulla TV il basket sta sparendo, rimane Tele+ Ma è criptata e quindi con bassi ascolti in quanto non visibile a tutti. La RAI ha appena rotto il contratto con la Lega perchè "non riusciva a mantenere i propri impegni"..... giustificazione falsa e ridicola, che va letta in questo modo: "il basket fa poco ascolto e non ci interessa più".
Ma come può essere diversamente se da 10 anni la Rai acquista i diritti poi tratta il basket a calci nel posteriore (televisivamente parlando)!
Quale sport può sopravvivere con 15 minuti di passaggi televisivi a settimana?
La nazionale viene sistematicamente ignorata, mondiali ed europei trasmessi in differita notturna oppure non trasmessi neppure! E pensare che ad uno sport molto meno seguito come il rugby viene data la possibilità di avere il torneo 6 nazioni in diretta integrale il sabato pomeriggio.
La F1 vive da 30 anni di televisione, dove hanno addirittura la diretta delle prove, con tanto di disquisizioni tecniche sulla benzina della Ferrari, piuttosto che sull'alettone della Jordan (chissà perchè mi è venuta in mente proprio la Jordan....) Con questo cosa voglio dire.... che gli ascolti non cadono dall'alto, ma si creano...col tempo.

Questa è la situazione.
Ma criticare è facile. Quali le soluzioni?
La base di partenza di ogni ricostruzione è una sola e imprescindibile:
LA FORTE VOLONTA' DEI VERTICI DI RICOSTRUIRE VERAMENTE!
Questo vuol dire andare incontro a cambiamenti ed innovazioni e come sempre le innovazioni trovano forti resistenze in chi ha qualcosa da rimetterci, e flebili appoggi in chi forse ci guadagnerà qualcosa. Quindi bisognerebbe trovare un "Don Chisciotte" dalle spalle larghe, legittimato da tutti a fare e disfare, come la NBA ha trovato David Stern.
Una volta chiarito questo punto, partiamo con le proposte!

1) Risanamento delle società.
A nessuno piace buttare soldi, gli imprenditori appassionati a tal punto da buttare miliardi (in euro milioni, d'accordo..) per amore del basket non si trovano più, quindi la prima cosa da fare è assicurarsi che tutte le società possano essere in grado di creare una squadra competitiva utilizzando i propri mezzi, senza il rischio di chiudere. Non è certamente piacevole assistere al triste mercatino dei diritti sportivi a fine stagione.
Tutte le squadre dovrebbero quindi accettare di attenersi a rigidi parametri di bilancio tali da chiudere per lo meno in pareggio. Ad esempio: fatto 100 il fatturato della società, il monte salari può essere al massimo 50 (è un numero a caso, solo un esempio). Inoltre il valore dei giocatori non può essere calcolato nell'attivo, onde evitare le prese per i fondelli che già avvengono nel calcio, dove le società si scambiano i giocatori a cifre assurde per generare plusvalenze fittizie con cui chiudere i passivi.
Questo provvedimento vuole dire ridurre la qualità dei roster? All'inizio può darsi di si.
Ma vuole dire soprattutto iniziare a ragionare su obbiettivi di medio-lungo periodo.
Si cercherà di aumentare il fatturato attraverso uno sviluppo del marchandise, cercare giovani da lanciare e quindi maggiore attenzione ai vivai e soprattutto cercare di ottenere di più dagli sponsor. E gli sponsor , che non sono mucche da mungere ma preziosi partners, pagheranno di più SOLO se avranno più visibilità.

2) Aumentare la visibilità
Qual'è il grande segreto del successo dell'NBA?
Nei primi anni 80 era sull'orlo della chiusura, come è poi successo per la ABA.
David Stern è riuscito in questi anni a creare una macchina da soldi e oggi tutte le società godono di ottima salute.
Per prima cosa Stern ha curato l'immagine dello sport: una forte politica anti droga, con sospensioni tremende, per i giocatori. Poi ha fermato l'emorragia di soldi dalle casse dei club attraverso l'introduzione del tetto salariale, infine si è impegnato fortemente con i media, con uffici stampa efficentissimi, informazioni a fiume ed una grande copertura televisiva.
Il segreto è quindi essere riusciti a capitalizzare il proprio prodotto in termini di contratti TV sempre più ricchi, copertura di stampa sempre più fitta, coinvolgimento degli sponsor per ogni tipo di promozione.
In Italia c'è un grosso vantaggio; non so se tutti se ne sono accorti, ma non c'è più niente da perdere, siamo ormai all'anno zero. In Italia, uno degli sport più diffusi NON HA VISIBILITA'. Che fare?
Innanzitutto individuare dei personaggi che possano interessare il grande pubblico, ed aumentare la popolarità atterverso i media.

Provate a chiedere ad un passante se ricorda il nome di un giocatore di basket italiano! A meno che non abbiate la fortuna di trovare un appassionato, ma dovete essere proprio fortunati, se vi va bene vi risponderà Meneghin (padre)... Chiedetegli poi i nomi di un pilota, di un calciatore, di un ciclista (tennisti no, quelli stanno messi peggio).

E' indispensabile, anche nel basket, creare dei Vieri, degli Schumacher, dei Pantani (si, nel bene o nel male); la gente comune è interessata quando conosce e sicuramente a una massaia magari non interessa il ciclismo, ma quando c'è un Pantani durante una intervista probabilmente non cambia canale, e intanto vede lo sponsor, e lo sponsor è contento!

Per quanto riguarda la politica da tenere nei confronti dei media, io i diritti li regalerei, con un contratto di almeno 3 anni! Già sento gli urli! "AHHHHHHHHHHH! è impazzito!" Ma analizziamo la situazione: con la RAI la situazione è ormai compromessa, Mediaset ha dichiarato più volte che non è disposta ad investire sul basket, LA7 ha ascolti come una qualsiasi tv privata e le Tv private non hanno soldi per acquistare i diritti.
Quindi?
Vengono di nuovo venduti alla Rai per due Euro o troviamo qualche nuova soluzione?
Mediaset potrebbe essere approcciata accontentandosi di una piccola percentuale sulla pubblicità raccolta, ed in cambio chiedere oltre alla messa in onda di una intera partita in diretta a settimana, anche la creazione di una rubrica dedicata interamente al basket, trasmessa ad orari decenti, sul modello, ad esempio, di Grand Prix, con interviste, spiegazione delle tattiche e regolamenti, per i meno esperti.
Non si riesce a trovare questo tipo di accordo? Ok, creiamo una rete di Tv private che facciano la stessa cosa! Diretta contemporanea di tutte le reti private, rubriche ed approfondimenti. Grande disponibilità di tecnici e giocatori all partecipazioni in studio ecc...

Insomma: bisogna farsi vedere!

Meglio un uovo oggi per avere una gallina domani,piuttosto che un pollo malato per sempre!
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19/02/2017 21:58

Per adesso abbiamo fatto il punto qui:

basket.freeforumzone.com/d/11337313/Basket-serie-A-PosteMobile-nuovo-sponsor-Bianchi-Investimenti-e-pianificazione-per-tornare-al-t/discussi...

Nel topic ci sono anche dei link sulla visibilità (ottavo post).
Mi ricordo bene il tuo articolo, diciamo che a quei tempi eravamo abbastanza convinti di avere fra le mani uno dei più grandi prodotti di sempre dell'umanità, purtroppo col tempo ci siamo resi conto che

A) Siena stava letteralmente ammazzando il movimento;

B) quel poco che guadagnavano le società se lo intascavano tenendo la bocca chiusa, preferendo non fare polemiche nei confronti di altri sport;

C) eravamo e siamo in un paese calciocentrico dove perfino i cestisti sono spronati a sputare nel piatto dove mangiano (vedi commenti di molti ex BCisti in topic linkati dove si cerca di fare il punto ma "il basket è troppo poco seguito, facciamo schifo").

Il movimento cestistico deve svegliarsi: deve aprirsi ai neofiti, deve puntare sul canale in chiaro dedicato (prima decantato ai quattro venti e poi taciuto) e sul web.



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20/02/2017 01:27

Walker se leggi il topic postato da Dave puoi vedere coi tuoi occhi che gli organi più importanti del basket hanno detto chiaro e tondo che i giocatori che giocano da professionisti non hanno nessuna tutela per il futuro cioè FINISCONO SOTTO I PONTI.
Nessuno, proprio NESSUNO completa la carriera, TUTTI si trovano un altro lavoro.
Per me il problema è questo, nel senso: sanare le società..... bello sulla carta ma nella realtà? Per avere una società devi inquadrare in ambito giuridico ed economico i tuoi dipendenti che sono i giocatori.
Se i giocatori non hanno nessun tipo di tutela non ce l'avrà nemmeno le società.
Se i giocatori NON INVESTONO nel basket per il loro futuro NEMMENO LE SOCIETA' LO FARANNO.
Quindi come vedi il basket è qualcosa di INDEFINITO e RISCHIOSO, per ricostruirlo bisogna RIPENSARLO e inventarsi un modello di cui ha parlato Steve sempre nel topic linkato.
La domanda è: ci arriverà sta gente che si sega su una sponsorizzazione di un piccolo operatore mobile VIRTUALE e sulle lucette alle final eight della Panasonic?



[SM=x49409] BASKET CONNECTION, FIERI DI NON FARE SCHIFO [SM=g6025825]
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20/02/2017 01:28

Re:
Davide, 19/02/2017 21.58:

Siena stava letteralmente ammazzando il movimento



Madonna se hai ragione.



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Re:
Davide, 19/02/2017 21.58:

eravamo e siamo in un paese calciocentrico dove perfino i cestisti sono spronati a sputare nel piatto dove mangiano (vedi commenti di molti ex BCisti in topic linkati dove si cerca di fare il punto ma "il basket è troppo poco seguito, facciamo schifo").



Già ma ci sarà un motivo per cui sono EX BCisti, no?
Bah!!!!!!!!!!!!!!



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20/02/2017 02:52

Iuzzolino, 20/02/2017 01.27:

Walker se leggi il topic postato da Dave puoi vedere coi tuoi occhi che gli organi più importanti del basket hanno detto chiaro e tondo che i giocatori che giocano da professionisti non hanno nessuna tutela per il futuro cioè FINISCONO SOTTO I PONTI.
Nessuno, proprio NESSUNO completa la carriera, TUTTI si trovano un altro lavoro.
Per me il problema è questo, nel senso: sanare le società..... bello sulla carta ma nella realtà? Per avere una società devi inquadrare in ambito giuridico ed economico i tuoi dipendenti che sono i giocatori.
Se i giocatori non hanno nessun tipo di tutela non ce l'avrà nemmeno le società.
Se i giocatori NON INVESTONO nel basket per il loro futuro NEMMENO LE SOCIETA' LO FARANNO.
Quindi come vedi il basket è qualcosa di INDEFINITO e RISCHIOSO, per ricostruirlo bisogna RIPENSARLO e inventarsi un modello di cui ha parlato Steve sempre nel topic linkato.
La domanda è: ci arriverà sta gente che si sega su una sponsorizzazione di un piccolo operatore mobile VIRTUALE e sulle lucette alle final eight della Panasonic?


Le osservazioni sono ottime, solo la parte finale è un po' troppo "agitata"... stai calmo! [SM=x52092]



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20/02/2017 19:57

Siena ha iniziato a dominare 3/4 anni dopo (era il 2003).

In quegli anni c'erano la F, TV, Napoli e anche Roma, Cantu ecc.


Il discorso sui giocatori non lo capisco. Abbiamo molti 40enni che giocano ancora.
Mi pare che la situazione sia simile ad altri sport.

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20/02/2017 20:01

Walker - Lugo, 20/02/2017 19.57:

Siena ha iniziato a dominare 3/4 anni dopo (era il 2003).


Davide, 19/02/2017 21.58:

Mi ricordo bene il tuo articolo, diciamo che a quei tempi eravamo abbastanza convinti di avere fra le mani uno dei più grandi prodotti di sempre dell'umanità, purtroppo col tempo ci siamo resi conto che [...]


[SM=g27829]



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20/02/2017 20:05

Il post di Iuzzo si rifà a questo topic:

basket.freeforumzone.com/d/11359782/Dibattito-tra-FIP-LNP-e-Associazione-Giocatori-cosa-ne-%C3%A8-uscito-fuori-/discussi...

Per la precisione a questo punto...

Alessandro Marzoli, presidente GIBA, ha illustrato il percorso nuovo dell’associazione che non è più solo attività sindacale, ma anche preoccupazione per il futuro dei giocatori una volta che hanno finito la carriera agonistica. In tal senso la collaborazione con il corso per Operatori delle Società sportive.

È un passaggio sibillino, non si capisce bene cosa intendeva Marzoli.



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20/02/2017 20:11

Re:
Davide, 20/02/2017 20.01:


[SM=g27829]


ok non avevo capito l'ottica temporale [SM=x49399]

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20/02/2017 20:13

Re:
Davide, 20/02/2017 20.05:

Il post di Iuzzo si rifà a questo topic:

basket.freeforumzone.com/d/11359782/Dibattito-tra-FIP-LNP-e-Associazione-Giocatori-cosa-ne-%C3%A8-uscito-fuori-/discussi...

Per la precisione a questo punto...

Alessandro Marzoli, presidente GIBA, ha illustrato il percorso nuovo dell’associazione che non è più solo attività sindacale, ma anche preoccupazione per il futuro dei giocatori una volta che hanno finito la carriera agonistica. In tal senso la collaborazione con il corso per Operatori delle Società sportive.

È un passaggio sibillino, non si capisce bene cosa intendeva Marzoli.



si, ma per me non è così, anzi il basket permette una vita sportiva abbastanza lunga.

Poi è chiaro che bisogna inventarsi un altro lavoro, in base alle proprie capacità.

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20/02/2017 22:39

Uhm... in pratica hai detto "sì, ma no". [SM=g27835]



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21/02/2017 00:08

Re:
Davide, 20/02/2017 22.39:

Uhm... in pratica hai detto "sì, ma no". [SM=g27835]




era un "si, ho visto" ma...
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21/02/2017 01:26

I giocatori professionisti "ufficiali" ossia quelli in Serie A, hanno un contratto di lavoro subordinato come chiunque, quindi vengono versati i contributi previdenziali normalmente.
Marzoli parla di quelli dalla A2 in giù hanno lo status dilettanti (la A2 non è più professionistica da qualche anno). C'è un compenso economico che fiscalmente è inquadrato negli "altri redditi", ma non sono previsti i contributi. Tuttavia la GIBA ha previsto per i giocatori dilettanti un fondo di sostegno a garanzia del fine carriera.
Comunque come dice Walker la carriera di un giocatore italiano è mediamente molto lunga, aggiungo con buoni ingaggi.



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21/02/2017 01:31

L'articolo del 2003 la dice tutta, nel frattempo le cose sono anche peggiorate almeno tecnicamente (allora avevamo ancora squadre in F4 di Eurolega). Anche io nel recente topic citato da Dave ho puntato molto sulla comunicazione, il marketing e la promozione. E ho anche aggiunto che i palazzetti vecchia concezione non aiutano.



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23/02/2017 14:40

SteveH, 21/02/2017 01.26:

I giocatori professionisti "ufficiali" ossia quelli in Serie A, hanno un contratto di lavoro subordinato come chiunque, quindi vengono versati i contributi previdenziali normalmente.
Marzoli parla di quelli dalla A2 in giù hanno lo status dilettanti (la A2 non è più professionistica da qualche anno). C'è un compenso economico che fiscalmente è inquadrato negli "altri redditi", ma non sono previsti i contributi. Tuttavia la GIBA ha previsto per i giocatori dilettanti un fondo di sostegno a garanzia del fine carriera.
Comunque come dice Walker la carriera di un giocatore italiano è mediamente molto lunga, aggiungo con buoni ingaggi.


Tenendo presente che si arriva al massimo ai 40 anni (sparo un'età a caso) e che giochi solo se ci sai fare veramente, siamo veramente sicuri che questa gente sia tutelata? [SM=x49414]



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23/02/2017 15:01

Ovviamente tutti gli sportivi con ingaggi normali (quindi per esempio nel basket non coloro che fanno una carriera tra la A e la A2) hanno l'incognita del post-carriera, specie chi ha sacrificato gli studi allo sport. Non si può nemmeno pretendere che per un giocatore 15-20 anni di carriera possano bastare per avere una pensione a vita.



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23/02/2017 17:15

Noi arriviamo a 60 anni di "carriera" ma dubito che saremo tutelati nonostante i contributi versati [SM=x52092] questa era una battuta facile, lo so... [SM=g10137]
Scherzi a parte, chiaro che siamo rimasti fermi a 20 anni fa come impianti e marketing. Anche se su quest'ultimo punto devo dire che qualcosa si sta muovendo per rendere il basket più appetibile, la Coppa Italia mi è sembrata un bello spot. Gara delle schiacciate a parte [SM=g27828]

Walkie, leggendo il tuo articolo mi sorge una domanda: quindi tu sei tra quelli che pensano che il basket in chiaro sia uno dei requisiti fondamentali per la visibiltà di questo sport, giusto? Cosa ne pensi del lavoro fatto da Sky per il basket? Considerato che non è in chiaro, certo. Intendo come vendita del prodotto. Un lavoro del genere fatto dalla Rai sarebbe di aiuto?
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23/02/2017 17:20

Non so cosa risponderà Walker, ma dal mio punto di vista il basket sul satellite è il Male indipendentemente da quello che può fare o non può fare la RAI per il principo "piuttosto che niente è meglio piuttosto".
Hai il secondo sport al mondo e lo mandi in orbita permettendo solo a chi ha la carta gialla dello zio Peppe di vederlo?
Ma anche no.



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