La provocazione dell’ex coach dei Lakers: «Ci farebbe tornare a un gioco più equilibrato»
[IMG]http://i64.tinypic.com/2hxlhjk.jpg[/IMG]
Le incredibili medie di Steph Curry (402 triple realizzate nell’ultima annata, record NBA frantumato) e Klay Thompson hanno reso il tiro da tre punti troppo semplice. Una tendenza che i Golden State Warriors potrebbero rafforzare nella prossima annata, con l’arrivo di un altro tiratore fenomenale come Kevin Durant. E’ da questa considerazione che nasce l’idea - o forse provocazione - di Phil Jackson, presidente dei New York Knicks che propone di introdurre anche il tiro da quattro punti. Intervistato da CBS per Today’s Fastbreak, il tredici volte campione NBA (due da giocatore, undici da tecnico, quest’ultimo un record) ha suggerito: «E’ sufficiente tracciare una linea a quasi 12 metri dal canestro. Non credo che ai giocatori NBA servirebbe troppo tempo per abituarsi, e diventare precisi anche da una distanza che ora sembra impossibile. Ma nel frattempo, diminuirebbe l’importanza del tiro da tre punti, che è diventato il fondamentale prevalente anche nella NBA, rivedremmo un gioco equilibrato».
Il SuperBombazo portoricano
Distanza impossibile per tutti, ma non per Curry, che a fine marzo faceva contare un clamoroso 52% nei tiri da oltre dieci metri. Ma prima che un assist all’MVP dell’ultima stagione regolare, la proposta di Jackson nasce anche per «ravvivare quei match che sembrano chiusi. Con la possibilità di realizzare 4 punti anziché 2, tante di quelle gare che nel quarto periodo offrono puro garbage time (il tempo spazzatura, in cui il risultato è già deciso, ndr) manterrebbero l’incertezza». L’idea della linea del tiro da 4 punti non è una novità in assoluto nel basket mondiale: vent’anni fa la Lega portoricana inventò il SuperBombazo, il tiro da metà campo che assegnava 4 punti, anche se soltanto nei minuti finali delle partite. Ed è tutt’altro che una coincidenza, visto che prima di diventare il tecnico dei Chicago Bulls dei due cicli vincenti di Michael Jordan, Jackson aveva allenato proprio nella Lega portoricana.
Sei secondi in più
L’altra proposta di Jackson sembra invece più difficile da accogliere. Il presidente dei Knicks suggerisce di portare il cronometro della singola azione da 24 a 30 secondi, come era stato nel basket Fiba fino al 2000. «Vedremmo un gioco più ragionato e bilanciato, il pallone andrebbe più spesso vicino a canestro, per i giocatori di post basso che sono ormai in via d’estinzione, ci sarebbe più movimento di uomini e palla, e le difese sarebbero costrette a lavorare sodo». Jackson avrebbe avanzato le due proposte già un anno e mezzo fa, in questo caso le ha ribadite consapevole però che difficilmente la Lega abbraccerà due novità del genere in tempi brevi.
Mirco Melloni
www.lastampa.it