Non sono proprio sicuro che il lieto fine sia sempre la scelta giusta, pensiamo ad esempio alla storia eterna di Romeo e Giulietta, pensiamo alle opere liriche che sono addirittura chiamate "melodrammi" in cui spesso il finale è tragico, ma pensiamo anche ad anime che hanno "sfondato" come Death Note (ogni anno mi ripropongo di vederlo e non lo faccio mai, ieri mi sono spoilerato il finale e vaffa).
Il "bitter end" o "ending" è quello che, unito a un'ottima storia (e suppongo agli appoggi giusti), rende un'opera "mitologica"... mi è sempre piaciuto e infatti il finale di Slam 2000 è proprio così.
Comunque io sono convintissimo che in una storia ci possano essere vari finali sulla base dei personaggi e della chiave di lettura: è vero che un libro finisce all'ultima pagina, ma questo è solo ciò che definirei un "fattore fisico". Per alcuni personaggi la storia finisce prima, mentre lo stesso finale può essere interpretato in vari modi.
In Slam 2000 ho scritto una puntata anche per rappresentare lo stesso libro e un po' tutta la mia filosofia di vita, mi riferisco a "Colpo di luna" del 31 agosto: niente è come sembra!
Viviamo in un mondo illusorio, sulla base delle nostre convinzioni soggettive, alla ricerca di chimere.