Puntualizziamo: Roma-Reggio Emilia GARA 7
-E' difficile trovare un punto di partenza nel raccontare questa partita e forse, senza voler frenare a tutti i costi il sentimento di chi scrive, lo è ancora di più per un tifoso di Roma. Forse potremmo cominciare dall'invasione di campo finale, dai 5 anni di assenza dalle semifinali playoff, dall'ultima estate in cui siamo stati sull'orlo del fallimento (per dirla in soldoni), dal rinnovo di Datome e dal pre-europeo di Datome, un primo segnale di quella che sarebbe stata una stagione fantastica; possiamo cominciare da Jordan Taylor, da Gani Lawal, da Phil Goss, da Nicola Alberani o da tutti gli altri protagonisti; possiamo cominciare dalla vittoria contro Varese, dalla sconfitta contro Varese, ma in coppa italia, dalla lezione di basket data a Siena a casa sua; oppure cominciamo dal terzo posto, dai playoff che mancavano da tre anni, da come basti qualche dichiarazione di troppo, una gomitata nel posto sbagliato e ovviamente il clima incandescente di questa serie per mandare a puttane il pseudogemellaggio tra le due tifoserie. Io partirei dall'abbraccio finale tra la squadra e i tifosi in mezzo al campo, l'immagine più bella di questa stagione.
-Detto questo, Roma è in semifinale. Lo è meritatamente, come meritatamente Reggio è riuscita a giocarsela fino alla fine. In una gara 7 spettacolare, Reggio ha giocato con meno cattiveria e, soprattutto, non era dcisamente in giornata. Passare dal 60% da tre di gara 6 al 20% di ieri spiega, forse più di ogni altra cosa, la sconfitta dei ragazzi di Menetti.
-Sarà tardi per ribadirlo, ma, come già scritto su questi schermi, Troy Bell e Donnell Taylor sono due giocatori che, se non segnano il loro ventello, sono inutili, se non dannosi, per la loro squadra.
-Roma finalmente riesce ad attaccare la zona che tanto l'aveva messa in crisi nell'ultima partita e in generale gioca come mai aveva fatto nella serie (forse solo in gara 2). Sugli scudi Goss, Lawal e, ovviamente, Datome.
-A proposito di italiani: Datome ormai è scontato, ma chi avrebbe mai potuto immaginare un Cinciarini così forte? Certo, ha dimostrato di saper reggere il campo anche ad alti livelli, ma un Cincia così va assolutamente portato in nazionale, e fatto giocare. Ha interpretato il ruolo in maniera perfetta.
-Menzione d'onore anche per Cervi che, dopo essere stato decisivo in gara 6, anche ieri ha giocato decisamente meglio (almeno a livello di impatto) del suo collega Brunner. Non è mai troppo tardi per svegliarsi; da tenere d'occhio la prossima stagione.
-Chiudiamo con Bobby Jones: giocatore contestato per tutta la stagione e durante la regular season era indicato come l'unico vero errore in fase di mercato di Nicola Alberani. Poi cominciano i playoff e il signorino arriva quasi a raddoppiare la sua valutazione, al netto del fatto che due partite le ha totalmente steccate. Anche ieri, come in tutta la serie, è stato decisivo e si è dimostrato la vera chiave per aprire la difesa abbottonata di Reggio Emilia.
Goss 8; Jones 7,5; D'Ercole 5; Datome 8; Bailey 7; J.Taylor 6,5; Lawal 7; Czyz 6; Lorant 5,5.
Jeremic 4; D.Taylor 5; Brunner 6; Antonutti 4,5; Bell 4,5; Filloy 5; Slanina 5; Cervi 6,5; Cinciarini 7,5; Silins 5
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